Presentazione venerdì 28 febbraio presso la Fondazione Palmieri di Lecce del romanzo “La Sposa del Chiostro”

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LECCE – Sarà presentato venerdì 28 febbraio, a partire dalle 18.00, presso la Fondazione Palmieri di Lecce, (vico dei Sotterranei) ‘La Sposa del Chiostro’ il “romance” di Sara Foti Sciavaliere edito da Il Raggio Verde. In copertina, un particolare dello stemma di Palazzo Lubelli fotografato da Dora Foti Sciavaliere autrice anche degli scatti di alcuni luoghi simboli di Lecce che come filigrana si insinuano tra le pagine del romanzo. La presentazione, che vedrà dialogare con l’autrice il giornalista Raffaele Polo, sarà preceduta dall’introduzione di Carla Palmieri, responsabile della Fondazione, e da un’ Antifona al contesto storico urbano del romanzo ovvero il racconto guida dell’ex Conservatorio delle Pentite di San Sebastiano a cura della stessa Sara Foti Sciavaliere, valente giornalista e guida turistica, che ci aiuterà a conoscere il nostro passato, le nostre radici proprio partendo dalla storia della location che ospita l’evento: la Chiesetta di San Sebastiano.

 

Un intreccio avvincente e una lettura fluida e appassionante che attraversa i luoghi e accompagna il lettore sorprendendolo fino alla fine. Questo è La sposa del chiostro di Sara Foti Sciavaliere. La narrazione è incentrata sulla figura di Virginia Bentivoglio, una filia matris ignotae, che per sconosciute ragioni incontra la benevolenza di Madre Matilde, l’Abadessa del monastero delle Benedettine di Lecce, la quale la vorrà con sé tra le educande dai nobili natali e le maldicenze bisbigliate nel silenzio del chiostro. Ambientato a cavallo tra XVIII e XIX secolo, le vicende dei protagonisti si inseriscono nel contesto storico che scaturisce dal burrascoso periodo repubblicano del 1799 fino alla cacciata dei francesi nel maggio 1802 – quando appunto Virginia metterà piede fuori dal monastero di San Giovanni Evangelista – per poi assistere al ritorno del governo napoleonico nell’epilogo del romanzo, con un inaspettato colpo di scena.

«L’abilità di Sara – scrive in prefazione il giornalista Raffaele Polo –  è quella di far confluire una appassionante vicenda d’amore in una plausibile scena storica che privilegia la fine del diciottesimo secolo e ambienta nel Salento attuale la vita e le pulsioni dei protagonisti che si muovono in una Lecce (e in una Gallipoli) credibilissima e senza sbavature, più vicina all’attuale capoluogo di Terra d’Otranto di quel che si possa pensare. Ma, in questo avvincente romanzo, la storia la cultura la tradizione il gusto per i particolari più intriganti sono amalgamati con sapienza e hanno tutto il fascino della riconferma piacevole di ciò che avevamo sentito ma era poi mancata l’occasione per dilungarci sull’argomento… Un esempio mirabile è la manifattura dei dolcini di pasta di mandorla con la faldacchera, un episodio che, tuttora, fa parte dei più genuini momenti di vita leccese…»