La Puglia degli agricoltori: “Il Governo ringrazi anche noi”

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PUGLIA – «In tutta la Puglia, prima e durante l’emergenza Coronavirus, gli agricoltori continuano ad alzarsi all’alba e ad andare a lavorare, con la preoccupazione aggiuntiva di attuare tutte le misure di distanziamento e protezione per se stessi e per i propri dipendenti, in modo da continuare ad alimentare la filiera del cibo per tutti gli italiani costretti a stare a casa.

In tutta umiltà, ma con la consapevolezza di chi suda e fa il proprio lavoro esponendosi a rischi enormi, crediamo sarebbe un giusto riconoscimento se il Governo si ricordasse di elogiare anche gli agricoltori, riconoscendo loro il fondamentale contributo in questo momento storico così pieno di angoscia e incognite».

È una richiesta piena di orgoglio e di consapevolezza quella avanzata da Raffaele Carrabba, presidente regionale di CIA Agricoltori della Puglia ed egli stesso fieramente agricoltore, che mette in rilievo “il ruolo strategico dell’agricoltura”.

«Lottiamo per gli aiuti al comparto, per il sostegno alle aziende in crisi, per superare anche quest’altra emergenza senza precedenti – ha aggiunto Carrabba – ma allo stesso tempo lottiamo anche per un cambiamento culturale, quello necessario a far comprendere a tutti gli italiani quanto sia prezioso il contributo degli agricoltori alla tenuta complessiva del sistema-Paese».

«Lo facciamo con la consapevolezza, l’orgoglio e i numeri di una regione, la Puglia, che per superficie agricola utilizzata ed eccellenza delle proprie produzioni esprime il meglio dell’agricoltura mediterranea, spesso con una capacità di innovazione che ci pone tra i primi in Europa per qualità e sicurezza alimentare in ogni settore: olivicolo, vitivinicolo, ortofrutticolo, cerealicolo, florovivaistico e zootecnico. Le nostre aziende agricole, i nostri agricoltori stanno affrontando l’emergenza con la dignità e la forza che ci caratterizzano, ma il silenzio che avvolge tutto questo lavoro e tutti questi sacrifici ci ferisce – ha spiegato Carrabba – Stiamo mettendo in rilievo alcune criticità preesistenti all’emergenza Coronavirus che, dal momento in cui tutta l’Italia è stata dichiarata ‘zona rossa’, sono ulteriormente peggiorate: è il caso della incredibile sproporzione tra quanto è riconosciuto ai nostri produttori e gli scandalosi rincari dei prezzi di tanti prodotti alimentari sugli scaffali dei supermercati. Se i cittadini sbagliano e non rispettano le norme di sicurezza imposte dall’emergenza vanno incontro a multe salate, non comprendiamo perché lo stesso trattamento non debba essere applicato con la stessa severità a chi sfrutta la situazione imponendo prezzi spropositati rispetto alla miseria che viene riconosciuta ai produttori. È fondamentale che quanto sta accadendo in queste settimane diventi il monito per un intervento governativo serio, strutturale, che imponga equità nei prezzi pagati ai produttori ed equilibrio ai prezzi proposti negli scaffali dei supermercati».