PUGLIA – Nei mesi precedenti l’armistizio dell’8 settembre 1943, l’Italia Meridionale, fra cui la Puglia, fu oggetto di un intenso fuoco aereo da parte dell’aeronautica alleata, preludio all’operazione Husky, nome in codice dell’avanzata delle forze anglo-americane, finalizzata a risalire la penisola ricacciando indietro le armate tedesche. In particolare la città di Foggia subì ripetuti bombardamenti, undici in tutto nel periodo di tempo compreso fra il 28 maggio ed il 18 settembre, che costarono la vita a circa 20 mila persone, in massima parte civili. Il motivo di tale accanimento contro il capoluogo dauno probabilmente va ricercato nella sua posizione geografica la cui conquista avrebbe consentito agli alti comandi alleati di utilizzarla come base di partenza per successive incursioni nell’area balcanica ed in quella mitteleuropea. Ma procediamo con ordine.
I primi bombardamenti in terra pugliese hanno come obiettivo Bari e Trani, prese di mira fra il 28 ed il 30 aprile. Passa circa una settimana poi, il 5 maggio viene bombardata Taranto. Il 28 dello stesso mese è la volta di Lucera e Foggia, sulla quale viene effettuato un replay il 30 ed il 1 giugno con un totale di 462 vittime nelle tre incursioni. La città dauna viene nuovamente bombardata il 4, il 20 ed il 22 di giugno. Nel frattempo, il 5 giugno, tocca a Taranto subire le bombe anglo-americane. Il 27 del mese i quadrimotori alleati ritornano all’attacco bombardando Sannicandro. Il bollettino ufficiale parla di 10 morti ed altrettanti feriti fra cui un brigadiere e due carabinieri, tuttavia la realtà e ben diversa, infatti i caduti sotto il fuoco aereo alleato sono 98.
Il mese di luglio comincia con un cambio di obiettivo, infatti gli aerei alleati bombardano prima Lecce, Galatina e San Pancrazio il 3, quindi dodici giorni dopo tocca a Grottaglie, mentre il 17 è il turno di Bari. Ma il peggio deve ancora arrivare, il 22 una formazione di circa novanta fra caccia e bombardieri alleati lancia su Foggia una spropositata quantità di ordigni: si scatena l’inferno. Al termine dell’azione la città piange 7.643 vittime. Passano due giorni e la pioggia nefasta di fuoco si scatena nuovamente nel Salento su Nardò, Galatina e Leverano, poi segue un periodo di relativa calma.
Ma non è finita: Foggia non ha ancora terminato di piangere i suoi figli! Nuove incursioni sulla città si registrano il 16, il 19, il 20, il 31 agosto, il 9, il 17 ed il 18 settembre. Poi, finalmente, si chiude il sipario su quella torrida e drammatica estate del 1943……
Cosimo Enrico Marseglia
Bibliografia:
B.P. Boschesi, Enciclopedia della Seconda Guerra Mondiale. I personaggi, le date, i luoghi, le armi, le cifre, A. Mondadori Ed., Milano, 1983.
B.P. Boschesi, Le armi, i protagonisti, le battaglie, gli eroismi segreti della guerra di Mussolini, A. Mondadori Ed., Milano 1984.
L. Castriota Skanderbeg, Il 22 luglio gli alleati bombardarono la città (Foggia ndr) provocando 22 mila morti, in Il Secolo d’Italia del 22 luglio 2001.
N. Mascellaro, 1943-Quella lunga, tragica estate, in La Nostra Storia, LaGazzettadelmezzogiorno.it