PUGLIA – Venerdì 22 maggio alle ore 12.00 ancora un appuntamento sul canale YouTube del Teatro Koreja. Accedendo alla piattaforma sarà possibile vedere PER PRIMO, AMORE – LETTERE DI EROINE SULL’AMORE secondo appuntamento video realizzato nell’ambito di CASA D’ALTRI percorsi esperienziale site specific per far rivivere i beni culturali e la RETE STABILE DI COLLABORAZIONE fra aziende e realtà culturali del territorio costituitasi lo scorso ottobre grazie al Progetto “NeTT – Network of theatres for the valorization of cultural and natural heritage to develop a sustainable tourism” finanziato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliero V-A Interreg Greece-Italy 2014-2020 che vede Capofila il Teatro Pubblico Pugliese e partner la Fondazione lirico-sinfonica Teatro Petruzzelli e Teatri di Bari e i partner greci del Teatro Regionale e Municipale di Corfù, il Teatro Regionale e Municipale di Patrasso, la Camera di Commercio di Acaia.“
PER PRIMO, AMORE – LETTERE DI EROINE SULL’AMORE trae spunto da Eroidi, raccolta di epistole composte dal poeta latino Ovidio tra il 25 ed il 16 a.C. circa. Da questo corpus di scritti prende vita il video del Teatro Koreja in cui dialogano due eroine, Fillide (Giorgia Cocozza) ed Enone (Andjelka Vulic).
Fillide mitica figlia del re tracio Filleo, amò Demofonte e, da lui, fu abbandonata. La dea Atena, impietosita dalla struggente storia d’amore, tramutò Fillide in un mandorlo. Quando al giovane giunse la notizia, si recò nel luogo dove sorgeva l’albero e, colmo di amore e dolore, lo abbracciò. Ancora oggi, l’abbraccio fra i due innamorati è visibile in primavera, quando i rami dei mandorli fioriscono, a testimoniare l’amore eterno dei due giovani.
È prima di Elena che nasce il tenero amore tra Enone, ninfa dei boschi e Paride. Enone e Paride si innamorano quando lui era nulla più che un pastore. Enone assiste all’arrivo, da Sparta, della nave di Paride, che conduce al suo cospetto Elena. In questo momento diventa concreto il contrasto tra un amore primordiale, puro, disinteressato, che non promette nulla più che l’amore stesso e un amore figlio del tradimento che promette ricchezze e prestigio, in cui ciò che trionfa non è il sentimento ma la veste esteriore, la bellezza di una donna che si sa, da sola, non può bastare a salvare un cuore.
Un viaggio nel tempo verso la tragedia antica e il mito che sono attuali e sono vita e nutrimento per una visione nuova della contemporaneità.