TARANTO – Con la trasmissione di un concerto del 1997 al Teatro Orfeo di Taranto di uno dei grandi della tastiera, il viennese Paul Badura-Skoda, scomparso lo scorso settembre, gli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” celebrano uno dei massimi interpreti dello strumento che ha fatto la storia dell’associazione ionica e del Concorso Speranza. La manifestazione pianistica avrebbe dovuto svolgersi proprio questa settimana e, invece, per la prima volta in cinquantotto anni, non si tiene a causa dell’emergenza sanitaria. Martedì 26 maggio (ore 20) il live di Badura-Skoda, registrato il 17 febbraio di ventitré anni fa, viene proposto per la prima volta in streaming sulla pagina Facebook degli Amici degli Musica, mentre giovedì 28 maggio (ore 20) va in onda la finale dello scorso anno dell’International Piano Competition che vide trionfare il francese Théo Ranganathan sugli altri ventisette concorrenti provenienti, oltre che dall’Italia e della Francia, anche da Israele, Russia, Corea, Giappone, Cina, Polonia, Brasile, Ucraina e Uzbekistan.
A riconoscere il valore del giovane pianista transalpino, che in finale si era distinto con un’esibizione energica e muscolare della Sonata op. 2 di Brahms, fu l’autorevole giuria presieduta da Marcello Panni e composta dal direttore artistico Marco Vincenzi, dalla polacca Alicja Kledzik, dalla finlandese Laura Mikkola e dall’italo-americana Kim Monika Wright. Proveniente da Poitiers, Ranganathan ebbe la meglio all’ultimo round sui due pianisti italiani che componevano il terzetto di finalisti, Giulio De Padova e Francesco Bravi, rispettivamente saliti sul secondo e terzo gradino del podio. A De Padova, inoltre, andarono il Premio del pubblico e la Targa dell’Istituto di Alta Formazione Giovanni Paisiello, che anche l’anno scorso aveva offerto la propria collaborazione consentendo ai partecipanti di potersi esercitare nelle propria aule.
Dunque, lo scorso anno il prestigioso Concorso organizzato dagli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” riuscì a licenziare un vincitore al contrario della precedente edizione, quando il primo premio non venne assegnato. In passato era accaduto altre undici volte, a conferma dell’estrema selettività che caratterizza la competizione tarantina, fondata nel 1962 e andata avanti per oltre mezzo secolo senza mai subire un’interruzione, dunque imponendosi con una continuità che rappresenta uno dei segni di garanzia sul piano della qualità.