In attesa di riprendere tra luglio e agosto le attività di “spettacolo dal vivo”, prosegue sul web – con sei nuovi appuntamenti in streaming sulla piattaforma Gotomeeting – il progetto Taotor di Astràgali Teatro.
Venerdì 12 giugno (ore 18:30 – Gotomeeting) il saggista e critico letterario, tra i maggiori esperti di Giacomo Leopardi, docente universitario, scrittore e poeta Antonio Prete presenterà “Trattato della lontananza” (Bollati Boringhieri). Con l’autore dialogheranno Nadia Setti (docente di Letterature comparate e Studi femminili nel Centre d’Études Féminines et d’Études de genre dell’Università di Paris 8), Vincenzo Cuomo (studioso di estetica e di filosofia della tecnica e direttore della rivista internazionale di filosofia “Kaiak. A Philosophical Journey”) e Fabio Tolledi (direttore artistico di Astràgali Teatro). Il saggio descrive alcune figure della lontananza, così come la letteratura e le altre arti le hanno accolte e interrogate. Oggi la lontananza non è più lontana ma prossima, transitabile, persino domestica. Infatti è nelle case, sul monitor del computer, sul display dei cellulari, nel suono che giunge agli auricolari. La tecnica del nostro tempo, la tecnica oggi trionfante, è infatti la tecnica del lontano. Tutto quel che è lontano – isole, deserti, città, avvenimenti, paesaggi, costumi di ignote popolazioni – viene oggi verso di noi, bruciando il tempo e lo spazio della lontananza. Si fa contemporaneo. Si fa superficie, schermo, suono.
Mercoledì 17 giugno (ore 17:30 – Gotomeeting) con il seminario Stereotipia e frammentazione nell’individuazione digitale di Marco Pavanini spazio al primo dei tre appuntamenti sul tema “Realismo digitale” a cura della rivista internazionale di filosofia “Kaiak. A Philosophical Journey”. La tecnologia informatica, affermatasi a partire dagli anni Ottanta dello scorso secolo, ha trasformato radicalmente le società e i mondi umani destrutturando e ristrutturando gli stili cognitivi, le relazioni psico-sociali, prima ancora che l’economia e la politica. Gli effetti di tale rivoluzione tecnologica non sono stati quelli immaginati agli inizi (leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità, coerenza, per citare i titoli delle Lezioni americane di Italo Calvino) ma si sono rivelati ben più complessi, ambivalenti, addirittura aporetici, specie per il loro intreccio con gli sviluppi del neo-liberismo capitalistico. La rivoluzione info-digitale non solo non ha virtualizzato (e alleggerito) il reale dei corpi, dei conflitti, dei traumi, ma ne ha trasformato gli statuti. Si tratta, quindi, di chiarire concettualmente ciò che sta accadendo, affrontando la sfida del digitale sul piano ontologico, psico-sociale, cognitivo, estetico-antropologico.
Mercoledì 24 giugno (ore 18:30 – incontro in inglese su Gotomeeting), nell’ambito del progetto internazionale Genius Loci – performing arts between heritage and future, si parlerà del Teatro contemporaneo in Romania con Alina Vasiliu, Georgiana Mazilescu, Laura Iordan e Alina Manzu del Teatro di Stato di Costanza. Il progetto Genius Loci ideato e promosso dalla compagnia salentina Astràgali Teatro, sostenuto dal programma “Creative Europe” dell’Unione Europea – che idealmente porta avanti il precedente “Legends on circular ruins” – coinvolge anche il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento, l’International Theatre Institute – UNESCO e altri partner europei in Spagna (Fondazione di Danza ‘Alicia Alonso’ dell’Università ‘Re Juan Carlos’ di Madrid), Grecia (Comune e il Teatro di Zante) e appunto il Teatro di Stato di Costanza in Romania. Durante l’incontro si parlerà, tra gli altri, degli autori Matei Visniec, Marin Sorescu e Lucian Blaga.
Venerdì 26 giugno (ore 18,30 – Gotomeeting) presentazione del libro La porta di Magda Szabò (Einaudi) con la partecipazione di Nadia Setti, Vincenzo Cuomo e Fabio Tolledi. Autrice di numerosi romanzi, drammi, raccolte di poesie, Magda Szabó è considerata la più importante scrittrice ungherese del XX secolo. Di lei, Einaudi ha pubblicato i romanzi “La porta” (2005),” La ballata di Iza” (2006), “Via Katalin” (2008), “L’altra Eszte”r (2009), tutti disponibili anche nei Tascabili, e “Il vecchio pozzo” (2011). È un rapporto molto conflittuale, fatto di continue rotture e difficili riconciliazioni, a legare la narratrice a Emerenc Szeredás, la donna che la aiuta nelle faccende domestiche. La padrona di casa, una scrittrice inadatta ad affrontare i problemi della vita quotidiana, fatica a capire il rigido moralismo di Emerenc, ne subisce le spesso indecifrabili decisioni, non sa cosa pensare dell’alone di mistero che ne circonda l’esistenza e soprattutto la casa, con quella porta che nessuno può varcare. In un crescendo di rivelazioni scopre che le scelte spesso bizzarre e crudeli, ma sempre assolutamente coe-renti dell’anziana donna, affondano in un destino segnato dagli avvenimenti piú drammatici del Novecento. Pubblicato in Ungheria nel 1987, ma in qualche modo disperso negli anni della transizione politica, La porta è il romanzo che ha rivelato la piú grande scrittrice ungherese contemporanea.
Il programma si concluderà con gli altri due seminari su “Realismo digitale” a cura della rivista internazionale di filosofia “Kaiak. A Philosophical Journey” con Vincenzo Cuomo (Global post-media warming e raffreddamenti simbiotici – 10 luglio ore 17:30 – Gotomeeting) e Enrico Schirò (La rete delle cose e l’ontologia della realtà aumentata – 17 settembre ore 17:30 – Gotomeeting).