GALLIPOLI (Lecce) – Dopo il debutto della settimana scorsa, il Castello di Gallipoli, gestito dall’agenzia di comunicazione Orione Srl di Maglie con la direzione generale di Luigi Orione Amato e la direzione artistica di Raffaela Zizzari, riapre le sue porte alla musica popolare con “I martedì della Taranta”.
Fino al 29 settembre, tutti i martedì, si potrà visitare l’antica struttura fortificata affacciata sul mare e assistere, alle 20, a un concerto dedicato a ritmi e canzoni della tradizione salentina (ingresso “I martedì della Taranta” visita + spettacolo: 7 euro).
Protagonisti del secondo appuntamento, martedì 4 agosto, saranno ancora le voci ancestrali, i canti d’amore, di lavoro, di lotta sapientemente tessuti dal gruppo Semisparsi che vede protagonisti Cosimo Damiano Giagnotti (in arte Mino Cavallino) alla voce e Valentina Mazzotta alle narrazioni. Un’unione artistica ventennale capace di rigenerarsi a partire dalle radici, epurate e rinate. Tra le mura del Castello l’esperienza della percezione canora si arricchisce con il coinvolgimento di tutti i sensi.
Ma al Castello continuano anche gli incontri di Meditazione Mediterranea, condotti da Ilaria Mancino, e in programma ogni mercoledì alle 19 e ogni domenica alle 10. Il tema di quest’anno è “Il coraggio è nel cuore”, meditazione e pratica per affrontare l’ansia, lo stress e la paura.
Per partecipare agli incontri, della durata di circa un’ora, è richiesta la prenotazione. È consigliato portare un tappetino o un asciugamano da spiaggia spessa e di indossare abiti comodi. (Info e prenotazioni: 349.2116942 – 0833.262775).
Il Castello si erge all’ingresso del borgo antico di Gallipoli, città da sempre fortificata e, per la sua posizione strategica, contesa. Il maniero ha cambiato nei secoli il proprio volto e la propria funzione, da storica roccaforte difensiva a moderno contenitore e promotore di cultura attraverso eventi e mostre a carattere nazionale e internazionale. Oggi offre un percorso storico dedicato alla città e un’affascinante panoramica sugli spazi interni, ma anche ampi e suggestivi squarci delle baie gallipoline. Si possono ammirare diversi particolari architettonici come la spettacolare Sala Ennagonale, le Sale Circolari con il loro sorprendente effetto eco, il Matroneo e l’Arco Tudor del vecchio accesso alla fortezza. Dopo decenni di chiusura e incuria, dal luglio 2014, il Castello di Gallipoli ha aperto le sue porte ed è diventato un polo di attrazione aperto e funzionanti tutto l’anno, gestito dall’Agenzia di Comunicazione Orione di Maglie, con la direzione generale di Luigi Orione Amato e la direzione artistica di Raffaela Zizzari.
Tra le mostre ospitate la personale di e con Michelangelo Pistoletto nell’estate 2015, “I porti del Re, Jakob Philipp Hackert dalla Reggia di Caserta al Castello di Gallipoli”, che nel 2017 ha consentito di esporre preziose tele settecentesche che rappresentano il passato e la storia del nostro territorio, “Lampante. Gallipoli, città dell’olio”, una mostra allestita nel 2019 che racconta e celebra “l’oro liquido”, che, dall’inizio del XVI secolo, permise a Gallipoli di divenire la maggiore piazza europea per la produzione e la commercializzazione di olio lampante, “illuminando” le grandi capitali europee e intrattenendo, con le stesse, ricchi commerci e scambi culturali. Ma il Castello ha accolto anche numerose collettive di artisti e fotografi pugliesi e non, concerti, spettacoli, presentazioni, visite teatralizzate e eventi privati.
Il Castello di Gallipoli è aperto, tutti i giorni, dalle 10 alle 24 (ultimi accessi mezz’ora prima della chiusura).