Concerto all’alba di Neri Marcoré “Le mie canzoni altrui” l’11 agosto a Otranto

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OTRANTO (Lecce) – Dopo il rinvio per maltempo al 27 agosto del concerto di Boosta dei
Subsonica, l’apertura della rassegna Luce d’Oriente a Otranto è affidata a Neri Marcoré, che alle prime luci del mattino dell’11 agosto sarà protagonista nel Parco dell’Orte del tradizionale concerto all’alba che segna la fine della Notte di San Lorenzo. L’artista presenterà il progetto «Le mie canzoni altrui», un tributo ai grandi della canzone d’autore, da Gaber e Dalla a De Gregori e Fossati. Il concerto prevede un omaggio speciale a
Fabrizio De Andrè, cui è riservato un intero set durante il quale si potranno riascoltare capolavori come «Quello che non ho», «Creuza de ma» e «La canzone di Marinella» e altre perle meno conosciute del grande cantautore genovese, che si vestiranno di una particolare magia allo spuntare del giorno, proprio là dove in Italia sorge il primo sole.

Il concerto, finalizzato alla valorizzazione dei luoghi più belli di Puglia (nel parco dell’Orte si trova una delle baie più incontaminate del Salento) inizierà intorno alle ore 5.30, al primo chiarore del mattino, ma le porte del parco verranno aperte alle ore 3.30, per consentire al pubblico di assistere, prima del concerto, al magnifico spettacolo delle stelle cadenti
tipico della notte tra 10 e 11 agosto (biglietti 35 euro su vivaticket, 40 al botteghino).

In quasi due ore di musica e parole, chitarra a tracolla, Marcorè interpreta con amorevole cura, e visibile diletto, alcune canzoni composte dagli amati cantautori accompagnato da Domenico Mariorenzi (chitarra, bouzouki epianoforte). Non solo Gaber, Dalla, De Gregori e De André, ma anche Capossela, Ligabue e Pacifico, tra gli artisti italiani in scaletta per un
repertorio vario, importante, scelto con il cuore, che Neri interpreta con affetto e personalità, senza far mancare al pubblico la sua ironia, il suo umorismo leggero ed elegante, e la sorpresa del suo debutto in veste di autore con «Il Silenzio degli Ulivi».

«Mi piacciono i cantautori, li ascolto da sempre e fatalmente sono le loro canzoni che mi restano più addosso o segnano passaggi importanti della mia vita», dice Marcorè, che confessa di aver scelto i brani «in base al piacere personale di ascoltarli, quindi di riprodurli, magari con piccole variazioni rispetto all’originale, rendendoli più acustici anche laddove fossero elettronici». In scaletta ci sono anche pezzi di Neil Young, James Taylor,
Peter Gabriel, Paul Simon. «Se non fosse che a un certo punto bisogna smettere per lasciare andare a casa il pubblico, i tecnici e i musicisti, rischierei di stare sul palco tre ore e passa, come Bruce Springsteen!», dice ancora Marcorè, professionista brillante ed eclettico oltre ogni dire, che proprio nel campo della canzone, frequentato da sempre, ha trovato la
risposta a una domanda sempiterna: dove finisce l’imitazione e comincia l’interpretazione? Ed è appunto su questo snodo che un grande imitatore può riscoprirsi interprete, comunicando al pubblico quale distanza ci sia fra il calco di un modello (perfettamente replicabile da uno come Marcorè) e la capacità di rendere propria una composizione altrui.

Luce d’Oriente, organizzato dall’associazione La Ghironda con l’amministrazione comunale di Otranto, proseguirà nel Fossato del Castello di Otranto, il 22 con il maestro Nicola Piovani nel concerto «La musica è pericolosa» (biglietti 35 euro su vivaticket, 40 al botteghino) e il 27 agosto con Davide «Boosta» Dileo dei Subsonica con il suo «Boostology»
(biglietti 15 euro su vivaticket, 20 euro al botteghino).