Il tastierista dei Subsonica Boosta in Boostology a Otranto

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OTRANTO – Tappa ad Otranto per il tour italiano di Davide «Boosta» Dileo, il tastierista dei Subsonica che quest’estate ha toccato luoghi particolari della penisola con il progetto da solista «Boostology». L’artista è atteso giovedì 27 agosto (ore 21) nel Fossato del Castello per la rassegna Luce d’Oriente promossa dall’associazione La Ghironda in collaborazione con l’amministrazione comunale (biglietti 15 euro sul circuito vivaticket, 20 euro al botteghino).

Per Boosta non è la prima avventura extra Subsonica, se si considerano due album (uno a nome Caesar Palace), i dj-set, la direzione artistica dell’etichetta Cramps, l’attività come editore e le conduzioni fra radio e tv. Ma ora il musicista torinese si ritrova da solo sul palco per raccontare la storia della musica elettronica attraverso i suoni di un pianoforte a
coda, uno verticale, uno elettrico (un Wurlitzer anni Settanta) e un mixer al quale sono collegati dei sintetizzatori. Tranne un paio di passaggi dalla colonna sonora della serie Sky «1992» e qualche cover, la scaletta del concerto è tutta di musica inedita. Dunque, Boosta propone un’anticipazione del nuovo album solista che vorrebbe fosse doppio, per poter contenere tutte le influenze che lo hanno ispirato.

Artista poliedrico con una carriera più che ventennale, Boosta si sente molto legato al Novecento colto di compositori come Erik Satie, Philip Glass, Béla Bartók e Arvo Pärt, che celebra a modo suo nell’estate più strana del secolo con un «concerto passeggiato» per pianoforti ed elettronica. Un concerto speciale in cui il musicista vagabonda tra strumenti grandi e piccoli, tra suoni, canzoni e ispirazioni della sua memoria e della musica che ama,
percorrendo i sentieri meno battuti della musica contemporanea del Novecento e le pietre miliari del proprio repertorio pianistico, fino ai pezzi in anteprima del nuovo disco. Boosta accompagna il pubblico in un vero e proprio viaggio alla scoperta delle diverse sfumature della musica e della sua unica valenza: essere un collante sociale ed emotivo.

«È la prima volta che mi permetto di girare così “svestito” e spero possa essere una bella scoperta per me e per il pubblico», dice Boosta, che definisce questo progetto «la colonna sonora del silenzio di chi viene ad ascoltare. Solo all’interno di questa meravigliosa scatola, che è il silenzio – prosegue – c’è la capacità di far crescere una scintilla. La musica è uno
strumento meraviglioso. E vorrei che la musica fatta con gli strumenti diventasse a sua volta strumento per le persone, affinché si possano un po’ perdere».