CORIGLIANO D’OTRANTO (Lecce) – Proseguono le attività culturali del Castello Volante di Corigliano d’Otranto, gestito dal 2017 da Multiservice Eco, Big Sur e Coolclub in collaborazione con l’amministrazione comunale grazie al progetto vincitore del bando per l’adeguamento degli attrattori turistici all’accoglienza di attività di spettacolo dal vivo della Regione Puglia. Ad agosto il Castello è aperto tutti i giorni (10/13 e 16/20 – ingresso 5 euro con percorso libero – 7.50 euro con visita guidata – informazioni e prenotazioni 0836471008 – 3883620751). Il percorso di visita si conclude con la mostra “Fellini in scena! Fotografie di Franco Pinna” aperta fino al 28 settembre. Venerdì 28 agosto (ore 17:45 – ticket 10 euro – info e prenotazioni 0836471008 / 3883620751) si potrà scoprire una Corigliano esoterica con una passeggiata tra gli antichi vicoli, un percorso tra simboli e misteri nel borgo del comune grico. Con l’immaginazione si salirà a bordo del “Castello Volante” e, andando a ritroso nel tempo, si attraverseranno le stradine del centro storico, nelle quali si trovano disseminate, come molliche di pane, antichi segni e simboli che narrano di una vetusta e segreta saggezza, il cui scopo non era solo quello di conservare una preziosa conoscenza, ma anche quello di costruire luoghi nei quali regnasse la bellezza e l’armonia. Il viaggio sarà guidato da Maria Grazia Giorgino, una libera ricercatrice e studiosa di Simbolismo, Tradizione iniziatica, Alchimia, Storia Medievale – con particolare riferimento alla storia dei Templari – e alla storia del Rinascimento. La serata si concluderà dalle 22 (ingresso libero fino a esaurimento posti) con un doppio concerto del Sei Festival. Sul palco si alteneranno infatti il duo La Malasorte e Bartolini.
Sabato 29 agosto (ore 18 – ingresso 10 euro – prenotazione obbligatoria 0836471008 / 3883620751), con “Fonè ti chinega – Voci di donne”, in collaborazione con lo sportello linguistico greco-salentino del Comune di Corigliano d’Otranto, attraverso l’esplorazione coreutico-musicale e linguistica della Grecìa Salentina si ripercorreranno i secoli di storia che hanno caratterizzato il territorio con uno sguardo rivolto al Castello e un’attenzione ai luoghi e ai simboli legati alla donna. Un itinerario di parole e musica che si concluderà con un ballo liberatorio a cura di Cristina Frassanito, storica danzatrice di pizzica, danza tradizionale che incarna tutto lo straordinario patrimonio di culture e costumi della penisola salentina.
Domenica 30 agosto (ingresso 12 euro – ore 17, 18 e 19 – prenotazione obbligatoria 0836471008 – 3883620751) appuntamento con “Dame, Cavalieri e spade: vita, storie e pietre del castello”, una visita guidata in costume storico con una piccola rievocazione medievale, in collaborazione con l’associazione SalentOltre. I personaggi storici che sono stati i protagonisti nel corso dei secoli del Castello, accompagneranno i visitatori in un viaggio nel tempo, alla scoperta della storia, dell’arte e del vissuto del maniero che, testimonia, nel respiro della sua pietra almeno tre periodi storici: il Medioevo, il Rinascimento e il Barocco.
Fervono i preparativi per la “Cena medievale” che sarà imbandita per domenica 6 settembre (ore 21 – ingresso 40 euro. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria. Info 0836471008 – 3883620751 – info@castellovolante.it). Nel corso della serata, infatti, sapori, suoni e storie del Castello rivivranno tra dame, fanti e cavalieri. I commensali parteciperanno a un tipico banchetto medievale, assaporando pietanze ormai dimenticate con le ritualità e i costumi dell’epoca. Dietro la scelta del menù e degli allestimenti ci sono rigorosi studi storici. Alle 20 e alle 20:30 i commensali saranno accompagnati in una visita guidata in costume storico con una piccola rievocazione medievale, in collaborazione con l’associazione SalentOltre. I personaggi storici che sono stati i protagonisti del Castello, accompagneranno i visitatori in un viaggio nel tempo, alla scoperta della storia, dell’arte e del vissuto del maniero che, testimonia, nel respiro della sua pietra almeno tre periodi storici: il Medioevo, il Rinascimento e il Barocco.
Fino al 28 settembre sarà aperta la mostra “Fellini in scena! Fotografie di Franco Pinna”. In occasione del centenario della nascita di Federico Fellini, Archivio Franco Pinna, Castello Volante, Archivio Cinema del reale, Big Sur e OfficinaVisioni dedicano al grande regista scomparso nel 1993, universalmente riconosciuto come uno dei massimi artisti del ‘900, una straordinaria mostra fotografica. Curata da Claudio Domini e Paolo Pisanelli, Fellini in scena! propone oltre cento immagini, di cui molte inedite, riguardanti i film diretti dal regista e i vivaci backstage, dove prendevano vita sogni e visioni cinematografiche. L’Archivio Franco Pinna di Roma è infatti detentore di materiali in gran parte inediti o ancora poco noti, capaci di mostrare Fellini in tutto il suo straordinario istrionismo secondo aspetti altrove difficilmente riscontrabili con altrettanta evidenza e varietà, ora nel pieno della concentrazione e della tensione del momento in cui opera e plasma, ora divertito e divertente nel dirigere da capitano di ciurma, come talvolta definiva le sue troupe al lavoro e il variopinto entourage entro cui si muovevano, avventure di set movimentate e appassionanti come racconti a sé stanti.
Nel corso dell’estate, rispettando tutte le disposizioni e le misure di contenimento del contagio da Coronavirus, il Castello Volante ha proposto numerosi rassegne e festival. In programma la musica di Sei Festival e Sei Young, le proiezioni e i percorsi espositivi di Cinema del reale e gli incontri e i dibattiti di Io non l’ho interrotta, tutte produzioni originali delle realtà che animano il progetto culturale del Castello Volante. Non sono mancati, inoltre, altri appuntamenti con arte, danza, cibo, letteratura, nuovi mestieri e artigianato. Il Castello Volante è, infatti, un grande cantiere delle arti in cui nascono opere ed eventi che scaturiscono dall’incontro in un processo di ibridazione e “scambi creativi”. Il castello e il suo borgo diventano così luoghi da abitare, storie da scoprire e da svelare, corpi architettonici e simbolici con cui stabilire una relazione sentimentale e di scambio, a cui restituire un segno del proprio passaggio.