Alle Cave di Fantiano la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi per le vittime del Covid

312

GROTTAGLIE (Taranto) – Un maestoso capolavoro per ricordare, con il cuore colmo di speranza, le vittime della pandemia. Il festival Oltrelirica, organizzato e promosso dall’associazione «Angeli Eventi», sceglie come momento clou della sua terza edizione l’esecuzione della Messa da Requiem di Verdi, in un allestimento sinfonico speciale, immerso nello scenario naturale delle Cave di Fantiano, a Grottaglie (via XXV luglio, Contrada Fantiano).

 

Lo scopo dell’associazione, infatti, è di proseguire sul solco intrapreso, dotando la Puglia e il meridione di un festival lirico che possa accogliere in un territorio così suggestivo uno spettacolo unico nel suo genere. In un festival sostenuto dal Comune di Grottaglie, con il patrocinio dell’Assessorato all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia, del Teatro Pubblico Pugliese e dell’Università di Bari.

 

L’appuntamento è fissato per domenica 13 settembre, con inizio alle 18,30: sul podio, a dirigere la Messa da Requiem di Verdi, composta nel 1874 per coro, voci soliste e orchestra, ci sarà Andrea Raffanini.

Il direttore d’orchestra lombardo guiderà l’Orchestra Sinfonica del Levante e il Coro Lirico di Lecce; le quattro voci soliste saranno Cristina Giannelli (soprano), Angela Cuoccio(mezzosoprano), Gianni Leccese (tenore) e Alessandro Arena (basso). Maestro del coro è Vincenza Baglivo, e direttore di palcoscenico Silvia Giancane, che lavora alle scene e allestimenti con Damiano Pastoressa.

 

Il capolavoro è contraddistinto da grande pathos e carattere drammatico. Impossibile scindere il Verdi operista da quello sinfonico e corale: nel suo Requiem orchestra, coro e solisti sono fusi in un unico grande binario religioso e musicale, ma soprattutto teatrale. Ragion per cui questa Messa da Requiem, firmata Oltrelirica, si comporrà di una preziosa installazione registica a cura di Franco Ferrante. Non a caso si è scelto anche di partire in un orario del tardo pomeriggio che lambisce il tramonto, giocando con i chiaroscuri della luce. Un modo per conferire maggiore sacralità al ricordo delle vittime della pandemia in Italia e nel mondo, ma anche per creare un momento di condivisione e di riflessione sugli accadimenti del lockdown. Un tributo dovuto anche a tutti gli operatori sanitari, coinvolti in prima linea.

 

Opera grandiosa, in cui Verdi ci fa vivere il terrore dell’inferno (tra timbri e registri bassi) e la luminosa speranza di salvezza, la Messa da Requiem esalta il vortice sonoro del destino umano, contemplato nel «Dies irae», aprendosi più volte a momenti di spiritualità e riflessione, come nel bellissimo «Lacrymosa» o nel «Responsorium» finale. Coro e solisti, da questo punto di vista, sono il motore costante del Requiem, chiamati ad interpretare i lamenti e le speranze dell’intera umanità.

 

 

«È un’opera a cui sono molto legato – spiega Andrea Raffanini -, l’ho già diretta diverse volte ed è il prodotto di un autore molto “umano” e “terreno” come Verdi. È miracoloso che un uomo come lui, non propriamente praticante, sia riuscito a comporre un’opera religiosa di tale preziosità e grandezza. Con una forza tellurica enorme, un’implorazione che parte dal basso e diventa una preghiera che sale sempre di più, restando vicino all’essere umano come poche altre. È un Verdi profondamente maturo, che dedica l’opera ad Alessandro Manzoni, e condensa in questo capolavoro tutta la straordinaria capacità del grande operista che conosciamo.

 

È un lavoro scritto talmente bene che la musica sgorga da sola. I bilanciamenti tra coro, solisti e orchestra sono già in partitura. Ma il lavoro da fare è proprio nei dettagli della sua scrittura: prestare attenzione massima alle indicazioni verdiani, abbandonando qualsiasi cliché. È già stato tutto pensato dalla sua maestria compositiva. Chiederò al coro e ai solisti di esprimere anch’essi la grande umanità insita nella musica: c’è tanto Verdi lirico, ma occorre una umiltà che trascenda le opere. In un certo senso occorre spogliarsi della vocalità teatrale per giungere al cuore dell’interpretazione e della scrittura».

 

 

Tutti i dettagli di Oltrelirica sono sul sito ufficiale www.oltrelirica.it.

Biglietti in vendita su liveticket.it/oltreliricagrottaglie, a Taranto (Bar “El Timba”, via Dante Alighieri 107) e a Grottaglie, all’infopoint turistico (Largo Maria Annunziata) e alla Biglietteria GAL Magna Grecia (Piazza Santa Lucia). L’evento alle Cave di Fantiano (e il relativo accesso) si svolgerà nel rispetto di tutte le norme sanitarie previste.