BARI – World Press Photo (WPP) è una delle più belle mostre fotografiche che si possano apprezzare nel panorama della fotografia e del fotogiornalismo mondiale.
Oggi è ancora a Bari presso lo splendido spazio del teatro Margherita sino al 1° novembre prossimo, quindi gli ultimi 8 giorni per vedere il resoconto che gli organizzatori di WPP hanno fatto con le immagini dello scorso anno su fotoreportage, fotogiornalismo e singole immagini che hanno caratterizzato il 2019. La mostra è esente da Covid-19, fortunatamente, proprio perché riguarda l’anno precedente e quindi ancora virus free. Ahimè saremo inondati da immagini di sanità, di mascherine e di interventi sanitari da qui a poco, questo rende ancora più interessante il ricordo degli avvenimenti ancora non caratterizzati dalla presenza del virus. WPP è una organizzazione indipendente, no-profit impegnata nella tutela della libertà di informazione, inchiesta ed espressione, promuovendo in tutto il mondo il fotogiornalismo di qualità.
La mostra itinerante è giunta a Bari il 1° ottobre scorso, inaugurata dal sindaco della città Antonio Decaro il quale a seguito di un accordo con gli organizzatori ha proposto ed ottenuto l’esibizione delle immagini in grande formato il che ha reso una fruibilità impagabile a tutti i visitatori. In compresenza oltre agli organizzatori di WPP ed il sindaco Decaro anche l’assessore alle politiche culturali e turistiche del comune di Bari, Ines Pierucci ed il fotografo già pluripremiato (1983, 1986) al WPP, Manoocher Deghati, i quali hanno aperto l’accesso al folto pubblico già presente in attesa all’ingresso del teatro che comunque ben contingentato ha avuto modo di apprezzare le immagini selezionate dai giudici di WPP.
L’arduo compito della giuria è stato quello di visionare 73.996 scatti inviati da 4282 fotografi provenienti da 125 paesi, mentre i 17 giudici indipendenti, anch’essi provenienti da varie località del mondo, hanno concordato la foto dell’anno di Yasuyoshi Chiba che ritrae su singola foto la rivolta in Sudan degli oppositori del regime militare sudanese alla violenta repressione scatenata nella capitale e nelle principali altre città del paese africano. Il premio Reportage dell’anno invece è stato assegnato al fotografo Romain Laurendeau con il suo resoconto delle lotte in Algeria. Seguono inoltre i premi delle otto categorie che coprono un’ampia gamma di eventi: Natura, Sport, Ambiente, crisi del clima del pianeta. Sono tutte immagini che testimoniano l’importanza del giornalismo visivo raccontato dall’eccellenza fotografica degli scatti proposti.
Tutte le indicazioni per accedere alla mostra sono sul sito dedicato:
www.worldpressphotobari.it
di Roberto Pagliara