MOTTOLA (Taranto) – Era nata come una scommessa: realizzare una festa patronale nonostante il Covid. Si è rivelata un successo: di pubblico e di critica. Mottola chiude l’edizione di Thomas Becket AD 1170 con numeri importanti, ma soprattutto il grande risultato di aver realizzato un progetto in grado di coniugare fede, cultura e promozione dei luoghi e delle proprie radici. Nonostante le restrizioni e la necessità di ripensare i tradizionali festeggiamenti.
«La pandemia non ci ha fermati- commenta il sindaco Giampiero Barulli- e abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo, nella volontà di regalare ai nostri concittadini e ai visitatori qualcosa di davvero unico. Nel rispetto delle disposizioni governative». Quest’anno, infatti, il comune pugliese ha dovuto rinunciare a cortei, artisti e ai giochi di strada, puntando tutto sulla tecnologia e su una fruizione a piccoli gruppi.
Ecco allora che la chiesa dell’Immacolata si è trasformata in una stanza immersiva nella quale suoni, giochi di luce e ricostruzioni 3D hanno raccontato la vita e il martirio del santo patrono Thomas Becket, attraverso il lavoro del regista Antonio Minelli. «L’emozione è grande- ammette Paolo Ludovico, presidente dell’associazione Gli Araldi di San Tommaso Becket- perché continuiamo a ricevere apprezzamenti per quanto abbiamo realizzato». Per livello tecnico, un progetto di dimensioni europee. La pandemia, insomma, non ha scoraggiato gli organizzatori (associazione e Comune) che hanno affidato l’ideazione al direttore artistico Antonio Minelli. Intuizione, lungimiranza e professionalità hanno permesso all’Immersive Art Experience di superare i confini regionali, ospitando visitatori e fedeli anche da altre parti d’Italia, complici anche i numerosi articoli e servizi giornalistici di testate locali e nazionali.
«Quest’anno volevamo fare qualcosa di speciale- ricorda l’assessore a turismo e cultura Crispino Lanza- e crediamo di esserci riusciti, anche consolidando ulteriormente il rapporto con Canterbury, la città inglese dove Thomas Becket fu arcivescovo». In questa edizione, infatti, sono stati celebrati anche gli 850 anni del martirio. «Abbiamo voluto dare un’importanza particolare per questo anniversario e per questa figura- spiega l’arciprete della chiesa Santa Maria Assunta don Sario Chiarelli- nella consapevolezza che Tommaso sia un modello di vita».
Il progetto è stato realizzato con il sostegno del ministero per i Beni e le attività culturali e per il Turismo. Inizialmente doveva concludersi il 3 gennaio, poi è stato prorogato al 10, per dare la possibilità ad una platea più ampia di fruire del percorso meditativo. Ogni giorno sold out. «In fase di ideazione- spiega il regista Antonio Minelli- ci siamo posti il problema di come mantenere la festa e la narrazione del Santo in un periodo di Covid. E lo abbiamo fatto utilizzando le più moderne tecnologie che ci hanno permesso di creare un mondo virtuale e coinvolgente». Realizzazione tecnica e progettuale: Compagnia Formediterre e Full Service di Luigi Nardelli.
Oltre alle doverose chiusure nei giorni di zona rossa, l’ingresso era gratuito e consentito solo a piccoli gruppi e previa prenotazione, con annessa compilazione dei moduli con le proprie generalità. «Questo- spiegano gli organizzatori- ci ha permesso anche di scoprire le provenienze dei visitatori. Oltre a tutta la Puglia, anche da Treviso, Imola, Lugano, Milano, San Michele All’Adige, Torino, Roma, Monza e anche dal Regno Unito. Grazie a tutti».