Sabato 13 e martedì 16 marzo la rassegna Mareaperto prosegue in diretta su Facebook dal Fondo Verri di Lecce

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LECCE – Sabato 13 e martedì 16 marzo alle 19, con due nuovi appuntamenti su Facebook (pagina MareAperto) in diretta streaming dal Fondo Verri di Lecce prosegue l’undicesima edizione di Mareaperto, rassegna di musiche di confine organizzata dall’associazione culturale Manigold con il sostegno del Programma Straordinario 2020 in materia di Cultura e Spettacolo della Regione Puglia. La rassegna – che nel 2020 ha anche promosso la prima edizione dell’omonimo Premio – nasce dall’esigenza di indagare sulle matrici comuni condivise dalle culture dei paesi appartenenti all’area Adriatica con la partecipazione di numerosi progetti di ricerca sulle musiche di confine. Sabato 13 marzo si esibiranno Real…mente Napoli, progetto nel quale la voce di Tommaso Chimenti incontra il Real duo formato da Luciano Damiani (mandolino) e Michele Libraro (chitarra), e il gruppo pugliese Uaragniaun con Favole di pietra e altre Storie di Murgia. Martedì 16 marzo la serata ospiterà ìSola della cantante e polistrumentista Rachele Andrioli e il cantante e organettista Claudio Prima che prima proporrà il solo Amaranto e poi si esibirà affiancato da un quartetto d’archi nel progetto Seme.

La serata di sabato 13 marzo si aprirà dunque alle 19 con Realmente Napoli, trio che propone un concerto di brani selezionati dal grande repertorio della “Canzone Classica Napoletana”, canzone d’arte e di riferimento culturale nel mondo, in un geniale connubio di poesia e musica che resiste ancora oggi, all’onta del tempo. Canzoni universali che ci appartengono per le profonde suggestioni che suscitano, ascoltandole. Dall’accorata interpretazione di “ Era de Maggio” a “ Maria Mari”, da “ Voce ‘e notte” a “Uocchje c’arraggiunate”, un susseguirsi crescente di brani vocali e strumentali, come la travolgente “Tarantella di Calace”, “Torna a Suriento”, “Reginella “, trascrizioni eleganti e delicate che arricchiscono di colori queste musiche, senza tuttavia alterarne la semplicità e la schiettezza. Immortali melodie dove vi si trova tutto il pathos e le passioni, in un’esperienza straripante di emozioni “Real…mente” da non perdere. A seguire gli Uaragniaun saranno in scena con Favole di pietra e altre Storie di Murgia, uno spettacolo musicale e letterario liberamente ispirato alla omonima raccolta di racconti della tradizione murgiana del compianto Saverio Giustino. Nello spettacolo Maria Moramarco (voce), Luigi Bolognese (chitarre), Silvio Teot (percussioni e voce) e Alessandro Pipino (organetto, fisarmonica e lama sonora), affiancati dalle voci recitanti di Angelo Di Donna e Michele Micunco, si propongono di far rivivere al pubblico, attraverso un percorso di leggera riflessione fatto di parole e musica, momenti di vita vera, di lavoro, di sapori, ma anche arricchito dall’ affascinante mondo delle favole e racconti della tradizione che la cultura popolare ha tramandato fino ai nostri temp. Maria Moramarco e Uaragniaun hanno dovuto semplicemente attingere dal loro ricchissimo repertorio i canti che narrano i personaggi di queste favole di pietra. Uaragniaun è un progetto musicale nato per raccontare le ancestrali storie del popolo della civiltà contadina pugliese. Maria Moramarco è il cuore del progetto: è la ricerca e la voce. Una voce cristallina e potente, figlia naturale degli antichi cantori e cantatrici che hanno tramandato la tradizione orale nelle contrade murgiane e della Puglia, terra meridiana, di confine, con le vicine civiltà mediterranee. Con il chitarrista Luigi Bolognese e il percussionista Silvio Teot, il trio altamurano percorre dal 1978 un lungo percorso di rivisitazione di un immenso patrimonio di canti e musiche della tradizione immateriale. Repertori mai esplorati vengono alla luce e il “progetto Uaragniaun” si propone di rivitalizzare, attraverso una lettura critica, i canti inediti della musica popolare pugliese e, in particolare, della Murgia barese.

Martedì 16 marzo nel suo spettacolo, la talentuosa cantante e polistrumentista salentina Rachele Andrioli si esprime sul palco da sola, forte della sua grande musicalità. Grazie alla sua voce unica, a strumenti come il marranzano, l’ukulele, il bendir, il flauto armonico e all’utilizzo sapiente di macchine più innovative come la loop station, la cantantate evoca rituali ancestrali, che rapiscono lo spettatore portandolo in un luogo altro, denso di suggestioni e colori. “iSola” è un tributo alla musica popolare e al Mediterraneo, una continua ricerca nella propria terra, sintesi di innovazione e tradizione. Nel corso della serata Claudio Prima prima sarà sul palco in solo con Amaranto e poi si esibirà con il progetto Se.me che fonde le sonorità del suo organetto con un quartetto d’archi formato da Vera Longo (violino e voce), Paola Barone (violino), Cristian Musio (viola) e Marco Schiavone (violoncello). Il repertorio scandaglia i fondali del Mediterraneo con una scrittura originale che condensa più di vent’anni di ricerca sulle musiche cosiddette “di confine” e sulle inaspettate connessioni fra le tradizioni del mare di mezzo. Claudio Prima è leader e ideatore di numerosi progetti come BandAdriatica, Adria, La Repetitiòn Orchestra senza confini, Tukrè, Manigold. Si esibisce in festival e rassegne internazionali in Europa, USA, Brasile Tunisia, Libano, Giordania, Kuwait. È organettista, cantante, compositore e autore di colonne sonore. È solista dell’opera contemporanea Oceanic Verses di Paola Prestini con cui si esibisce a New York, Washington e al Barbican Center di Londra con la BBC Symphony Orchestra. Dirige la “Giovane Orchestra del Salento” un ensemble di 45 giovani musicisti salentini. È stato assistente di Goran Bregovic e Giovanni Sollima per la Notte della Taranta. Ha un’intensa attività discografica e ad oggi conta più di 80 presenze in pubblicazioni discografiche italiane ed internazionali. Scrive musiche per teatro (Verso Terra di Mario Perrotta 2016, Oltremundo, Arrivi e partenze di Marcelo Bulgarelli 2014, La grande cena di Camilla Cuparo 2009).