La primavera gioca d’anticipo e dà il via alla stagione delle fragole in Puglia con qualità eccellenti e un andamento dei consumi soddisfacente rispetto all’anno scorso, quando il lockdown determinò un sensibile calo delle vendite. Sono comparse sui banchi dei mercati contadini di Campagna Amica le fragole made in Puglia, in anticipo rispetto alla stagionalità tradizionale, in occasione dell’ultimo week end prima della stretta anti Covid con la Puglia che si colora tutta di rosso fino a Pasqua.
Lo scenario in Puglia è primaverile con mandorli, albicocchi e peschi con infiorescenze al 50% – afferma Coldiretti Puglia – mentre sui banchi sono già pronte al consumo le fragole, con il 70% del prelibato frutto rosso prodotto nelle serre, spesso basse e aperte.
Agli inizi degli anni 80 per l’ingresso sul mercato delle fragole spagnole – ricorda Coldiretti Puglia – il comparto raggiunse i minimi storici degli ettari coltivati ridotti a 400, rispetto al massimo segnato negli anni ’70 con 900 ettari coltivati.
In Puglia la produzione di fragole non supera i 3000 quintali di media all’anno, concentrati soprattutto nelle province di Brindisi con 1600 quintali e Bari con oltre 800 quinali, che subisce i riverberi degli attacchi delle importazioni selvagge dall’estero, dice Coldiretti Puglia.
Il caldo anomalo – sottolinea ancora la Coldiretti regionale – ha stravolto completamente i normali cicli colturali e di conseguenza anche le offerte stagionali presenti su scaffali e banchi di vendita in questo periodo dell’anno. Per non cadere nell’inganno del falso made in Italy è importante tuttavia verificare sempre l’origine nazionale in etichetta che – precisa Coldiretti Puglia – è obbligatoria per la frutta e verdura e privilegiare gli acquisti direttamente dagli agricoltori nelle aziende o nei mercati di Campagna Amica dove i prodotti sono anche piu’ freschi e durano di più.
Il leader mondiale nella produzione di fragole è la Cina con una quota del 38%, vale a dire 3 dei 7,85 milioni di tonnellate prodotte al mondo. A distanza seguono gli Usa con il 17%, ossia 1,36 milioni di tonnellate, mentre il Messico e la Turchia si posizionano al terzo posto a pari volume con il 5%. Per quanto riguarda l’Europa, la Spagna detiene da decenni il primato di produzione, affiancata da Polonia e Italia, entrambe in calo produttivo dagli anni ’80-’90. In Africa, invece, l’Egitto prosegue la sua galoppante crescita iniziata 20 anni fa.
Per effetto dei cambiamenti climatici con l’inverno più caldo mai registrato in Europa, la Puglia – continua la Coldiretti regionale – può contare in questo periodo su un’ampia offerta di verdure e frutta, grazie all’anticipo di maturazione delle primizie sui banchi, con i rifornimenti alimentari che sono garantiti in tutte la regione nei mercati e nei supermercati dove – conclude Coldiretti Puglia – occorre evitare inutili accaparramenti che favoriscono solo le speculazioni.