Questa mattina, in occasione del 76° anniversario della Liberazione nazionale, aperte simbolicamente le porte del teatro Piccinni

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BARI – Questa mattina, in occasione del 76° anniversario della Liberazione nazionale, l’amministrazione comunale, insieme all’ANPI, ha organizzato un momento commemorativo a Palazzo di Città, stante l’impossibilità di organizzare la tradizionale cerimonia al Sacrario dei Caduti di oltremare a causa delle prescrizioni legate all’emergenza sanitaria in atto.

Per l’occasione le porte del teatro comunale Niccolò Piccinni – che il 28 e 29 gennaio del 1944 ospitò il primo congresso dei Comitati di liberazione nazionale – sono state aperte simbolicamente per ricordare il ruolo svolto dalla città di Bari nella lotta per la Liberazione dal nazifascismo.

Il sindaco Antonio Decaro, insieme al prefetto di Bari Antonia Bellomo e al presidente provinciale dell’ANPI Ferdinando Pappalardo, ha deposto una corona di fiori presso la lapide commemorativa dei caduti partigiani affissa sulla facciata esterna del Palazzo di Città. Un trombettiere dell’Aeronautica militare ha poi eseguito il Silenzio.

A seguire, sotto il colonnato del teatro Piccinni, il mezzosoprano Tiziana Portoghese, accompagnata da Francesco Palazzo alla fisarmonica, ha cantato “Bella ciao” durante una breve performance musicale.

Al termine dell’esecuzione i rappresentanti istituzionali sono saliti nella sala consiliare di Palazzo di Città per deporre un mazzo di tulipani rossi sopra la targa che ricorda Filippo d’Agostino, sindacalista, consigliere comunale di Bari, antifascista e vittima della deportazione.

“È paradossale, ma forse proprio per questo, è ancora più importante celebrare oggi la giornata della Liberazione nazionale – ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro -. In questi mesi abbiamo vissuto sulla nostra pelle cosa significhi non avere la libertà di uscire, di muoverci, di incontrare le persone cui vogliamo bene, di riunirci con i nostri amici e familiari. Forse mai come quest’anno abbiamo capito cosa hanno provato i nostri nonni o chi ha vissuto in quegli anni. Una condizione che ci ha messo a dura prova come persone e come comunità. Ma oggi come allora stiamo combattendo, non ci siamo arresi e abbiamo imboccato la strada per uscire da questo periodo buio.

Simbolicamente abbiamo voluto aprire le porte del Teatro Piccinni, dove il 28 e 29 gennaio del 1944 si celebrò il primo congresso dei Comitati di liberazione nazionale, un momento fondamentale della storia della Resistenza e della Liberazione del nostro Paese. Da qui, da questo teatro, speriamo presto di poter ripartire ancora una volta e che queste porte spalancate siano di buon auspicio per una nuova liberazione per l’Italia tutta”.

 

Nell’ambito dell’iniziativa nazionale dell’Anpi “Strade di liberazione”, la commemorazione è proseguita con la deposizione di tulipani rossi nelle strade e ai piedi delle targhe che, nella nostra città, ricordano figure ed episodi chiave dell’antifascismo e della lotta partigiana: questa mattina l’assessora Ines Pierucci ha presenziato alla deposizione sotto la targa per Benedetto Petrone, in piazza della Libertà, e la consigliera Micaela Paparella ha partecipato alla deposizione presso la Pietra d’inciampo per Michele Romito, in largo Vito Maurogiovanni sulla Muraglia.

 

Nel pomeriggio l’iniziativa proseguirà in contemporanea, alle ore 16, con la partecipazione di alcuni assessori della giunta comunale nei seguenti luoghi:

 

·        Targa per Giuseppe Di Vittorio, piazza Chiurlia – assessora Ines Pierucci

·        Pietra d’inciampo per la Resistenza della Camera del Lavoro, piazzetta S. Anselmo (Bari Vecchia) – assessora Francesca Bottalico

·        Epigrafe e pietre d’inciampo per i caduti del 28 luglio 1943, piazza Umberto I – assessora Paola Romano

·        Giardino Rita Maierotti, via Brigata Regina – assessore Pietro Petruzzelli.

 

Di seguito, gli altri luoghi dove saranno deposti simbolicamente i tulipani rossi:

 

·        Epigrafe per i caduti della strage di Bologna, facciata del palazzo di Città

·        Targa per Giuseppe Zannini, portici della chiesa di S. Francesco, piazza Garibaldi

·        Pietra d’inciampo per Radio Bari in via Putignani 247

·        Epigrafe per i caduti del 9 settembre 1943, palazzo della Dogana Vecchia, corso Vittorio Veneto

·        Via Caduti del 28 luglio 1943

·        Via Giuseppe Di Vagno

·        Piazza Antonio Gramsci

·        Via Fratelli Rosselli

·        Via Giacomo Matteotti

·        Via Caduti Partigiani

·        Via della Resistenza

·        Via della Costituente

·        Viale della Repubblica

·        Largo Due Giugno

·        Viale Giuseppe Di Vittorio

·        Via Adolfo Omodeo

·        Via Tommaso Fiore

·        Via Michele Cifarelli

·        Via Piero Delfino Pesce

·        Via Martiri di Marzabotto

·        Via Divisione Acqui

·        Via Bruno Buozzi

·        Via Gaetano Salvemini

·        Via Guido Dorso

·        Via Piero Gobetti

·        Via Guido De Ruggiero

·        Via Giovanni Amendola

·        Via Filippo Turati

·        Via Giuseppe Bartolo

·        Via Benedetto Petrone

·        Via Alfredo Violante (San Paolo)

·        Via Vincenzo Calace

·        Via Nicola Bellomo

·        Via Leonida Bissolati

·        Via Caduti della Strage di Bologna.