Da lunedì 23 maggio ripartono le visite col Fai alla Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo

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Lecce - CHIESA DEI SS. NICOLÒ E CATALDO

LECCE – Dopo il successo delle Giornate Fai di Primavera e la ripartenza, in zona gialla, delle visite culturali in presenza, da lunedì 23 maggio la Delegazione Fai di Lecce riprenderà le consuete aperture della Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo annessa al Cimitero Monumentale, che è uno dei sette beni in Italia promossi dai volontari del Fondo Ambiente Italiano. Con loro sarà possibile scoprire la storia della chiesa fondata nel 1180 da re Tancredi conte di Lecce, come si legge nelle iscrizioni incise sugli architravi delle due porte, che conserva ancora il portale dalla raffinatissima incorniciatura e il rosone di età normanna.Porte aperte, quindi, tutti i lunedì, giovedì e sabato, dalle 9.30 alle 12.30, nel rispetto delle normative anti-Covid.Lo scorso weekend, in occasione delle Giornate Fai di Primavera, a Lecce è stato proposto un percorso fra i luoghi e la storia degli ordini monastici legati alla città. Nelle due giornate, sono stati 824 i visitatori che si sono recati alla scoperta della cultura dell’ordine degli Agostiniani, nel complesso di proprietà comunale che comprende la chiesa di Santa Maria di ogni bene e il giardino annesso, 163 solo iscritti Fai che hanno visitato i Celestini, nell’omonimo palazzo, con l’ingresso nelle stanze di rappresentanza della Prefettura di Lecce735 i visitatori che hanno riaffollato le sale dell’antico collegio che ospitava i Gesuiti, storico luogo dove sorgeva il locale Circolo Cittadino e 90 quelli che si sono recati agli Olivetani per la visita della chiesa di San Niccolò e Cataldo. Sono state 500 nel fine settimana, infine, i visitatori all’Abbazia di Cerrate (sulla provinciale fra Squinzano, Trepuzzi e Casalabate), unico bene Fai di Puglia, aperto tutto l’anno.Tutti i beni sono stati raccontati e “musicati” dal progetto Apprendisti Ciceroni del Fai con il contributo, a Lecce, degli studenti del Liceo Scientifico De Giorgi, del Liceo Classico/musicale Palmieri, dell’Istituto Marcelline, del Conservatorio Tito Schipa.Nei beni aperti dal Fai a Lecce e provincia, i visitatori sono stati complessivamente 3370.«Anche quest’anno, dai commenti dei visitatori – commenta Adriana Bozzi Colonna, capo delegazione Fai di Lecce – registriamo un sentimento diffuso di positivo entusiasmo che rinforza il senso di ciò che come delegazione ci proponiamo ogni volta: suscitare interesse in un pubblico che si conferma trasversale e variegato. Il tentativo è sempre quello di recuperare luoghi preziosi, valorizzarli e magari riportarli a nuova vita, in alcuni casi. In questa direzione importantissimo è come sempre il contributo dei giovani ciceroni che con solerzia ed entusiasmo anche questa volta hanno raccontato ai visitatori quanto avessero scoperto nelle loro ricerche storiche, architettoniche e paesaggistiche, aprendo pertanto nuovi orizzonti sui luoghi».«I volontari del Fai, che ringrazio, da lunedì riapriranno al pubblico e alle visite – dichiara l’assessore alla Cultura Fabiana Cicirillo – la chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo, uno dei nostri più importanti edifici di culto di epoca normanna. Con le giornate Fai che si sono appena concluse, la città sta ripartendo con le sue attività culturali proiettandosi verso l’estate e un ritorno a una sia pure cauta normalità. Il successo dello scorso weekend e i numeri dei partecipanti ci fanno capire che c’è grande desiderio di riappropriarsi e rivivere i beni della città e siamo al lavoro per fare in modo che in estate siano tutti accessibili e fruibili».