MOLA DI BARI – In un momento di grande attesa e fiducia, l’Agìmus di Mola di Bari accende i riflettori su due speranze di domani, il soprano Angelica Disanto e il mezzosoprano Caterina Dallaere, ovvero la prima e la terza classificata alla ventitreesima edizione del Premio internazionale di canto lirico «Valerio Gentile» di Fasano, svoltosi lo scorso dicembre in modalità rigorosamente online. Accompagnate dal pianista Vincenzo Cicchelli, le due cantanti saranno di scena sabato 22 maggio (ore 20), al Teatro van Westerhout di Mola di Bari, per il secondo appuntamento della rassegna diretta da Piero Rotolo nella Rete di musica d’arte Orfeo Futuro. La guida all’ascolto sarà curata da Maurizio Pellegrini.
Nata nel 1995 in Polonia, Angelica Disanto si è diplomata al Conservatorio Duni di Matera e l’Agimus la ospita con l’altro talento emergente impostosi all’attenzione della giuria del Premio Gentile presieduta da Sonia Ganassi e composta da Andrea De Amici, Antonia Valente, Piero Rotolo, Maurizio Pellegrini e Margherita Rotondi. Si tratta del mezzosoprano Caterina Dellaere, pugliese, classe 1997, laureata al Conservatorio Nino Rota di Monopoli. Il programma che le due artiste proporranno spazia dall’aria capolavoro di Gluck «Che farò senza Euridice?» tratta dall’opera emblema della riforma del melodramma, Orfeo ed Euridice alle atmosfere frizzanti dell’opera fantastica Les contes d’Hoffmann di Offenbach. Un salto temporale che si compie dopo aver attraversato il Settecento di Händel (Alcina) e Mozart (La clemenza di Tito) e l’Ottocento di Donizetti (Don Pasquale), Bizet (Carmen), Gounod (Roméo et Juliètte) e Saint-Saëns (Samson et Dalila).
Biglietti 10 euro | 8 euro (ridotto over 65 anni) | 5 euro (ridotto under 30 anni). Biglietteria online www.associazionepadovano.it/acquisto/.