LECCE – La carta ricorda è un vero e proprio viaggio immersivodi Valentina Vetturi (Reggio Calabria, 1979; vive a Bari) nelle botteghe dei maestri cartapestai di Putignano, denso di interazioni e poetiche interferenze. L’opera dell’artista è un vero e proprio dispositivo capace di mettere alla prova memoria e pratiche, tecniche e visioni che riguardano anzitutto i ritmi primigeni della bottega e degli artigiani coinvolti. Tutta la narrazione mira alla scoperta dei misteri e delle specificità della carta, vero e proprio spazio di continua reinvenzione di forme, colori e soprattutto memorie, che rivivranno in uno spazio denso di echi, il Museo Castromediano, che nella sua collezione ha tra l’altro alcune opere di maestri cartapestai di età Barocca, in linea con una antica tradizione della città e del Salento tutto.
IlMuseo Castromediano(dal 10 giugno fino al 26 novembre 2021) ospita la video-installazione (HD video, color, sound 11 min) concepita dall’artista nell’orbita del progetto Sparc, anche attraverso un programma di appuntamenti collaterali. Il primo, oltre all’inaugurazione (accessibile soltanto su prenotazione scrivendo all’indirizzo mail museocastromediano.lecce@regione.puglia.it), si svolgerà il 22 luglio alle ore 19, nel museo Castromediano, con un talk tra l’artista e Silvia Lucchesi, direttrice del festival Lo schermo dell’artee Caterina Riva, direttrice del Macte di Termoli.
«Nell’arco di un anno – ci racconta l’artista– ho frequentato questi spazi e dialogato i loro abitanti cercando una risposta alla domanda che prima di tutto mi ero posta: come è possibile raccontare un contesto già così sovraesposto? Ho scelto così di concentrare l’ascolto e lo sguardo sulla carta e di raccontare le differenti botteghe come fossero una, annullando così lo spirito competitivo che caratterizza il corteo del carnevale».
«Le botteghe del carnevale e le sfilate – prosegue Valentina Vetturi– sono state raccontate molte volte attraverso video e fotografie, mi sono chiesta come trovare uno sguardo fresco su questo mondo.
E così è nata l’idea di avvicinarsi alla carta, la protagonista assoluta di queste botteghe, e di raccontarne viscere, segreti e voce. Un’altra scelta essenziale è stata quella di narrare le botteghe come se fossero una. Non si vedono i carri e non si vedono i volti, si ribalta così la logica del carnevale che in realtà è una competizione molto sentita».
SPARC (CreativityHubs for Sustainable Development through theValorization of Cultural Heritage Assets) finanziato nell’ambito del programma INTERREG V/A GRECIA – ITALIA 2014/2020.
Il progetto SPARC mira a sperimentare forme di valorizzazione di alcuni assett culturali e turistici delle regioni coinvolte nel progetto (Puglia e Western Greece) attraverso il potenziamento delle competenze delle imprese e delle organizzazioni culturali e creative. Obiettivo della valorizzazione è il patrimonio naturale e i Beni culturali, i prodotti e le tipicità alimentari, le culture della Tradizione.
Le imprese e le organizzazioni selezionate tramite avviso pubblico a partire da un’idea di progetto di valorizzazione, si occupano di teatro, arti visive, comunicazione, turismo culturale. A questi soggetti il progetto ha offerto numerose opportunità di sviluppo delle competenze attraverso workshop, gruppi di lavoro guidati da esperti, voucher per l’acquisizione di expertise specifiche e la costituzione di gruppi di interesse per lo sviluppo di proposte di maggiore impatto e qualità.
Nell’ambito del progetto alcuni progetti pilota accompagnano i percorsi rivolte alle imprese che mirano a valorizzare il Carnevale (Putignano e Patrasso sono fra i più importanti in Europa), il design, cinema e audiovisivo, l’utilizzo innovativo delle nuove tecnologie digitali e la realizzazione di hub destinati a essere spazi per lo sviluppo di nuove iniziative per l’economia creativa e i valori del territorio
La partnership del progetto SPARC è composta dal Comune di Patrasso, capofila, dall’Università di Patrasso, dalla Regione della Grecia Occidentale, dalla Camera di Commercio di Achaia, dal Consorzio Teatro Pubblico Pugliese e dalla Regione Puglia– Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Territorio
L’artista
Valentina Vetturi, (Reggio Calabria, 1979), lavora sul rapporto tra performance, scrittura e ricordo, al di là della dimensione privata e ricercando inattese possibilità visive.
Le voci e i personaggi che popolano le sue performance e installazioni sono veicoli di frammenti di realtà in apparenza molto distanti tra loro. Dai ghostwriters, ai direttori d’orchestra (in mancanza di orchestra), ai ricordi sonori di malati di Alzheimer, fino alla scomparsa di Ettore Majorana, messa in scena in una partita di scacchi, essi si muovono al confine tra presenza e assenza, interpreti invisibili del mondo che ci circonda.
Lunghi processi preparatori sono all’origine delle opere di Valentina Vetturi, la cui forma finale, dalla scena teatrale alla performance quotidiana su un treno pendolare, dal racconto sonoro alla scrittura come segno, esclude qualsiasi cornice linguistica data. Ha partecipato a residenze in Italia e all’estero e esposto le sue opere in istituzioni pubbliche e private, tra cui: MAXXI (Roma), Tranzit.ro (Bucharest), Istituto Svizzero (Roma), Fondazione Sandretto (Torino), MACRO (Roma), Festival di Santarcangelo di Romagna (Rimini), Kunsthalle Göppingen (DE), Auditorium (Roma), Spazio Salenbauch (Venezia), Viafarini (Milano), FAAP (San Paolo), Galleria Marilena Bonomo (Bari).