Bach al mandolino, con uno dei grandi interpreti dello strumento, l’israeliano Alon Sariel, ospite d’eccezione, venerdì 9 luglio nella chiesa di San Giacomo, a Bari (ore 20), e sabato 10 luglio nel Naturalis Bio Resort di Martano (ore 22), dell’N&B Mareterra, il festival diretto da Gilberto Scordari con una formula itinerante lungo la direttrice Traiana delle vie Francigene di Puglia grazie al sostegno di N&B di Martano, l’azienda guidata da Domenico Scordari fiore all’occhiello nel panorama internazionale della cosmesi naturale.
Entrambe le date sono realizzate in partnership con JSBach.it, l’associazione che in Italia promuove e diffonde iniziative, risorse e progetti incentrati sul genio di Eisenach.
Per l’appuntamento del 9 luglio (ore 20) nella chiesa di San Giacomo a Bari prenotazione con e-mail (mareterrafestival@gmail.com) o WhatsApp (3517510571) e contributo all’ingresso finalizzato a raccogliere fondi per il restauro dell’organo a canne della chiesa dell’Immacolata di Martano. Eccezionalmente, il concerto sarà preceduto da una visita guidata a San Giacomo curata da Pugliarte che inizierà alle 18.30 con prenotazione via e-mail (info@pugliarte.it) o WhatsApp (3403394708).
L’appuntamento del 10 luglio nel Naturalis Bio Resort di Martano, realizzato con il sostegno dell’amministrazione comunale, va prenotato sempre tramite e-mail (mareterrafestival@gmail.com) o WhatsApp (3517510571) e prevede un contributo volontario al termine del concerto (ore 22 con accesso alla struttura alle ore 21.30).
Tra i mandolinisti più apprezzati al mondo, Sariel propone un suggestivo programma ricamato attorno alla «Partita n. 2 in re minore» di Johann Sebastian Bach, i cui singoli movimenti diventano il canovaccio della sequenza musicale. Fanno da contrappunto quattro echi da Est e da Ovest, quasi a seguire idealmente il corso del sole dall’alba al tramonto: «Jongara», imitazioni per Shamisen di Yasuo Kuwahara dal Giappone orientale, «Diferencias» del greco Victor Kioulaphides, «Nikriz Peşrev» di Ali Ufuki, musico e servitore alla corte ottomana di Costantinopoli nel XVII secolo, e i ritmi ispanici di Isaac Albéniz con «Asturias». Il programma si chiude con la Ciaccona di Bach, climax contemplativo di questo viaggio sonoro, che apre nuove prospettive sull’universalità di Johann Sebastian Bach e su uno strumento duttile come il mandolino.
Alon Sariel, nato a Beer Sheva nel 1986, è uno dei più versatili giovani talenti israeliani con una duplice carriera da strumentista (liuto, tiorba e mandolino) e direttore. Vincitore di numerosi premi internazionali, ha collaborato come solista con diversi artisti di primo livello, fra cui il soprano Emma Kirkby e il violinista Jean-Christophe Spinosi, il fisarmonicista jazz Stian Carstensen ed il trombettista Markus Stockhausen e si è esibito nei più importanti festival europei e mondiali e, in veste di direttore, in concerti con la Münchener Kammerorchester, la Filarmonica di Sofia, la Jerusalem Symphony e Barokksolistene (Norvegia).
Il suo senso poetico dello stile e l’approccio innovativo agli strumenti a pizzico gli hanno garantito un successo di critica a livello internazionale. Come mandolinista e liutista, Alon Sariel divide il suo tempo fra l’intenso approfondimento del repertorio contemporaneo (eseguendo in première numerosi lavori a lui dedicati) e la sua immensa passione per la musica antica e la prassi storica, prediligendo autori come Vivaldi, Telemann e Bach.
È impegnato come artista in diversi progetti socioculturali come il West Eastern Divan (Daniel Barenboim), il Live Music Now (Yehudi Menuhin) e la Rhapsody in School (Lars Vogt) ed è al contempo direttore musicale della Göttingen’s Youth Symphony e dell’ensemble barocco Concerto Foscari. È regolarmente invitato a tenere masterclasses in Israele, negli USA e in Europa (Trinity College di Londra, Lilla Akademien di Stoccolma, Kazan State Conservatory in Russia).