BRINDISI – Tutto pronto per la XIX edizione del «Festival Blues Città di Brindisi», due giorni di musica nel vivo della rassegna estiva promossa dall’Amministrazione comunale con la Fondazione Nuovo Teatro Verdi. L’appuntamento è in programma sabato 17 e domenica 18 luglio, nel piazzale Lenio Flacco, con inizio, per entrambe le serate, alle ore 21.30. Il Festival, ideato dalla consolidata direzione artistica di Giuseppe Albertini, conferma il format della successiva esibizione di artisti che esplorano l’universo sfaccettato del Blues e delle sue contaminazioni. Una rassegna cresciuta di anno in anno per la qualità delle proposte e ormai tra i più importanti festival blues della regione, sensibile alle declinazioni del traditional Blues, alle sue influenze, agli incroci culturali cui la musica è sempre stata aperta e inclusiva, al pari del porto che quest’anno fa da scenario al Festival. Conduce le due serate Marco Greco.
Anche quest’anno i concerti presentano nomi molto importanti del circuito blues nazionale e internazionale. Si comincia sabato con la «Nick Becattini Band», che presenta uno spettacolo intenso, di grande impatto emotivo, incentrato su Blues, Funk e Soul. I componenti della band sono tutti performer di grande livello tecnico e artistico, Keki Andrei a organo e tastiere, Anacleto Orlandi al basso, Enrico Cecconi alla batteria. Nick Becattini, tra i più grandi talenti della chitarra Blues, si trasferisce giovanissimo a Chicago, dove effettua tournée negli States e in Europa con Son Seals e collabora con Otis Rush, Pinetop Perkins, Sugar Blue, Lucky Peterson. Nel 2020 esce «Lifetime Blues», ultimo di moltissimi lavori discografici, un cd che unisce brani originali a interpretazioni dei grandi classici delle tradizioni regionali del Blues, da Chicago a Memphis e New Orleans.
Ma l’apertura è con la «Bari Blues Connection», formazione che spazia da Howlin’ Wolf a Muddy Waters, passando per Willie Dixon, Bob Dylan, Rolling Stones ed altri: un blues happening virale e vitale con sonorità elettroacustiche di grande impatto e di straordinario coinvolgimento. La band è composta da Claudio De Pascale (chitarra), Dado Penta (basso) e Andrea Rettino (batteria).
Domenica 18 luglio luci puntate sulla guitar clinic live dei «The Di Maggio Connection» dedicata a Rockabilly, R’n’R, Western Swing e Country. Marco Di Maggio è considerato dalla stampa specializzata uno tra i migliori chitarristi mondiali R’n’R, eletto membro onorario della Rockabilly Hall of Fame americana. Questo power trio mescola con grande energia e con una magistrale tecnica strumentale tutte le facce più autentiche del R’n’R, Rockabilly-Core, NeoSurf-Rock, Swing. La band, che vede Matteo Giannetti al contrabbasso e Marco Barsanti alla batteria, due grandi musicisti con collaborazioni internazionali, vanta esibizioni in 24 paesi, dagli Usa alla Cina, e si è esibita in prestigiosi festival collaborando con oltre settanta artisti internazionali. Dal ’96 a oggi Marco Di Maggio ha suonato con quasi tutte le leggende del R’n’R: Terry Williams (Dire Straits), D.J. Fontana (Elvis’ Band), Slim Jim Phantom (Straycats), Scotty Moore (Elvis’ band), Johnny Farina (Santo&Johnny), Robert Gordon, Linda Gail Lewis, Albert Lee, Billy Swan (compositore per Elvis Presley).
L’opening è affidato ai «Southern Wheat – Blues di grano duro», un nuovo progetto musicale tutto pugliese, nato alla fine del 2019 dall’incontro fra Oscar Marino, batterista di lungo corso del Blues in Puglia, Alessio Campanozzi, poliedrico e sperimentato bassista cantante, e Carlo D’Addato, giovanissimo talento della chitarra. La band si muove e spazia fra territori musicali permeati dal mescolamento di Blues e Rock, guardando verso la tradizione incarnata dai grandi padri del Blues e verso band più moderne, dall’inclinazione più Rock, e offrendo interpretazioni personali e rielaborate di classici senza tempo e brani meno conosciuti, ma ugualmente coinvolgenti.