OTRANTO (Lecce) – Il pianista salentino Francesco Libetta, concertista di fama internazionale, incontra tre grandi danzatori, Stefania Ballone e Christian Fagetti del Teatro alla Scala e Carlo Di Lanno, altro talento dell’Accademia del Piermarini e già primo ballerino del San Francisco Ballet e del Dresden Semperoper Ballett. Insieme con un altro giovane talento degli ottantotto tasti, Christian Greco, formano l’ensemble che sabato 31 luglio (ore 21), nei Fossati del Castello di Otranto, darà vita allo spettacolo «Coreofonie», un progetto ideato dallo stesso Libetta per indagare il rapporto tra il gesto del musicista nella creazione del suono e quello del danzatore, interprete di quello stesso suono attraverso un’amplificazione visuale, in questo frangente sotto le luci di Alessandro Manni (i costumi sono di Lapilou).
Su musiche di Chopin, Testoni, Satie, Schubert, Mason, d’Avalos, Bussotti, Godowsky e dello stesso Libetta, si potranno ammirare le coreografie appositamente concepite da Stefania Ballone, che da oltre vent’anni fa parte del corpo di ballo del Teatro alla Scala, del quale a sua volta Christian Fagetti è ballerino solista.
Il debutto di «Coreofonie» risale al 2018 in occasione di un concerto alle Terme di Diocleziano, a Roma, dove il programma includeva brani solistici e a quattro mani, musica elettronica, e un pezzo per pianoforte, elettronica e danza, appositamente adattato da Vittorio Montalti. Da allora un repertorio articolato è stato appositamente scritto per la formazione da compositori italiani e statunitensi ed è stato anche realizzato un film da Anton Giulio Onofri comprendente musiche di Fabio Massimo Capogrosso, Orazio Sciortino e Francesco Libetta, con coreografie di Stefania Ballone da lei stessa danzate insieme con Christian Fagetti e Giulio Galimberti.
Nei programmi si susseguono grandi brani da concerto eseguiti dal pianoforte solo, nei quali il virtuosismo gestuale richiesto al musicista a volte rende spettacolari anche visivamente alcune pagine in cui, al gesto musicale, corrisponde un contrappunto visivo danzato. Brani in cui l’artista usa il proprio gesto come produttore di suono e proiezione visiva. Nel corso dello spettacolo è lo stesso ballerino a produrre, con il suo gesto, il suono danzato, prima che con la pittura traccia di quel gesto venga lasciata su una tela.
Biglietti 10 euro prevendita inclusa.