MOLA DI BARI (Bari) – Allo spuntar del sole di domenica 8 agosto, Alessandro Quarta suona per l’AgìmusFestival di Mola di Bari diretto da Piero Rotolo nell’ambito della «Notte bianca dei giovani». È, dunque, il violinista salentino il protagonista del concerto all’alba di quest’anno, in programma alle ore 5.30 sulla Rotonda del Lungomare Dalmazia. Il progetto musicale che viene proposto s’intitola «No Limits» (senza limiti), progetto che una decina d’anni fa segnò l’incontro tra due fuoriclasse delle sette note, il virtuoso salentino dell’archetto, per l’appunto, e il pianista Michele Di Toro. Ora, nelle mani di Alessandro Quarta quel progetto viene rimodulato per il quintetto col quale l’artista si esibisce abitualmente, una formazione composta da Giuseppe Magagnino (pianoforte), Cristian Martina (batteria), Michele Colaci (contrabbasso) e Franco Chirivì (chitarra). Tra l’altro, in questa versione Quarta ripropone «No Limits» in una forma più articolata, attraverso l’esplorazione degli universi sonori sulla quale si basa l’idea originaria. Spunti melodici, ritmici, stilemi e forme eterogenee, con materiale derivato da jazz, dal soul, dal pop, dalla chanson e dalla canzone d’autore italiana, ma anche dalla bossanova e dalla musica latina come dal repertorio classico e dal Novecento storico, si amalgamano sapientemente collegati dal fil-rouge dell’improvvisazione. Insomma, un viaggio «spericolato» tra le sonorità di vari generi musicali, da Bach e Paganini ai Led Zeppelin e Michael Jackson sino a Cole Porter, Astor Piazzolla, Nino Rota, Ennio Morricone e i Beatles, senza che nulla sia scontato, banale.
Classe 1976, Alessandro Quarta ha studiato con Salvatore Accardo, Abraham Stern, Zinaida Gilels e Pavel Vernikov, ereditando dai suoi maestri la più grande tradizione violinistica classica. Ma poi ha maturato altre visioni sonore alla luce delle tante incursioni nei territori del blues, del soul e del pop, fino a diventare il musicista non convenzionale che conosciamo oggi, forte delle collaborazioni internazionali con Aretha Franklin e Tina Turner, Ray Charles e Tom Jones, incontri che l’hanno fatto crescere sino al punto di meritarsi l’appellativo di «musical genius» da parte dell’americana Cnn.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria ed esibizioni del green pass.