LECCE – Mercoledì 18 agosto in Piazza Libertini a Lecce si esibirà Niccolò Fabi, cantautore romano che sta girando l’Italia proponendo sia le canzoni del suo ultimo album “Tradizione e tradimento”, che i successi del suo repertorio.
Questa performance rientra nel cartellone di eventi dell’Oversound Music Festival, un progetto dell’agenzia M&P Company e dell’etichetta Vulkano Concerti, che porterà sul palco di piazza Libertini importanti artisti della musica e dello spettacolo e grazie alla collaborazione del Comune di Lecce, anche nel programma di eventi “Lecce in scena”.
Nato nel 1968 a Roma, figlio del musicista e produttore Claudio Fabi, il suo debutto è stato dei migliori, nel 1996 con il brano “Dica” e l’anno successivo ha ottenuto il premio della critica, nella categoria “Giovani” al Festival di Sanremo, con “Capelli”. Nel 1988 è tornato all’Ariston, tra i “Big”, con la canzone “Lasciarsi un giorno a Roma” e successivamente ha pubblicato l’album omonimo “Niccolò Fabi”, al quale collaborano Frankie HI-NRG, Riccardo e Daniele Sinigallia, Cecilia Dazzi e Max Gazzè. Con quest’ultimo Fabi ha cantato “Vento d’estate”, canzone diventata ben presto una hit e che ha ottenuto un buon successo di vendite. La notorietà ottenuta in quegli anni ha avuto la possibilità di condividere il palco con il famoso Sting, durante la sua tournè italiana nel 2000, anno in cui ha pubblicato anche il suo terzo album “ Sereno a Nord Ovest”. Negli anni, tra gioie e profondi dolori, sono seguiti sette album prima della pubblicazione nel 2019 di “Tradizione e tradimento”.
“Quest’ultimo progetto musicale – ha spiegato Fabi – per me rappresenta una sorpresa. Credevo che non ci sarebbe stato un capitolo successivo a ‘Una somma di piccole cose’ e invece ho prodotto questo nuovo album che nel bene o nel male, mi ha sicuramente confermato un’identità molto forte che ho messo in discussione”.
Ad accompagnarlo in questa esibizione, come per tutto il tour estivo, ci sarà la band composta da Roberto Angelini, Pier Cortese, Alberto Bianco, Daniele “mf coffee” Rossi e Filippo Cornaglia, alcuni dei quali produttori insieme a lui dell’album proposto
“È un concerto di una band, quindi io non occupo nè il centro e ne la prima fila. Siamo posizionati in semicerchio e con me ci sono 4 cantautori su 6. È indubbiamente uno spettacolo corale in cui i musicisti non nascono come strumentisti ma come autori e produttori quindi con una visione della canzone abbastanza larga. In uno spettacolo che si muove in questi territori di poetica è decisamente fondamentale la loro adesione a quel tipo di intensità”.