GALLIPOLI (Lecce) – Al Castello di Gallipoli, gestito dall’agenzia di comunicazione Orione Srl di Maglie con la direzione generale di Luigi Orione Amato e la direzione artistica di Raffaela Zizzari, proseguono I martedì della Taranta, appuntamento settimanale con la musica popolare salentina. Per tutta l’estate ogni martedì si potrà assistere a un concerto dedicato a ritmi e canzoni della tradizione salentina e visitare la mostra “Castello di Gallipoli – Un mare di storie. Un viaggio experience”. Martedì 24 e 31 agosto (con un doppio turno alle 20 e alle 22 – ingresso 7 euro – info e prenotazioni 0833262775 – info@castellogallipoli.it) tornano le voci ancestrali, i canti d’amore, di lavoro, di lotta sapientemente tessuti dal gruppo Semisparsi. Nella Piazza D’Armi si esibirà il gruppo composto da Mino “Cavallino” Giagnotti (voce e tamburello), Valentina Mazzotta (voce narrante, cori e chitarra), Erica Giagnotti (danza, canto e tamburello) e Mauro De Filippis (fisarmonica e coro). Semisparsi è l’essenza di un’unione artistica capace di rigenerarsi a partire dalle radici, epurate e perché no arricchite di energie altre. L’esperienza e la ricerca di vent’anni portata avanti sui palchi, sceglie una dimensione altra, quella dello sguardo diretto, della vibrazione epidermica che crea relazione, incontri nuovi; piccoli semi sparsi su un pentagramma, a disegnare armonie ogni volta diverse.
Per una remise en forme estiva completa, ogni mercoledì alle 19 e ogni domenica alle 10, il Castello di Gallipoli, propone Meditazione mediterranea, appuntamento bisettimanale a cura di Ilaria Mancino che unisce la tradizione dello yoga con le riflessioni della filosofia della Magna Grecia (info e prenotazioni 3492116942). Una sessione di esercizi, respirazione, meditazione sul tema “Governo le mie decisioni e riconosco ciò che mi è favorevole” che diventa il miglior viatico per tonificare corpo e spirito e focalizzare gli obiettivi. “Concentrati come siamo, a notare sempre ciò che ci ostacola, facciamo fatica a focalizzarci su ciò che ci è favorevole. E non si tratta di ridurre le proprie aspettative e accontentarsi, ma di capire che la nostra vita ci appartiene e ogni cosa che arriva, arriva per noi”, sottolinea Ilaria Mancino. “Utilizzare le risorse per realizzare il nostro progetto interiore richiede la capacità di accettare il fatto che l’equilibrio è instabile. E tuttavia proprio governando l’instabilità noi possiamo vedere e trarre profitto da altri punti di vista. Attraverso gli esercizi, il movimento armonico e la meditazione impareremo a fermarci e ad ascoltare il cuore. Fermarsi richiede di accogliere l’instabilità e, quindi superare la paura sviluppando la fede in noi stessi e nel nostro cuore. Ogni incontro è una goccia pura, progettata per dare benessere: sensazione di relax alla mente e libertà al corpo”.
Fino al 14 novembre sarà possibile vistitare la mostra “Castello di Gallipoli – Un mare di storie. Un viaggio experience”, prodotta da Orione e curata da Creation, che fa parte di un progetto più ambizioso finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito di “Custodiamo la cultura in Puglia 2021 – misure di sviluppo per lo spettacolo e le attività culturali”, e realizzato in sinergia con l’Amministrazione Comunale. Il progetto nasce da un’inedita commistione di linguaggi e dal dialogo tra tradizione e innovazione, pubblico e privato, cittadini e turisti, passato e futuro, in un mosaico di echi e suggestioni. La mostra è un nuovo modo di coinvolgere il visitatore, un salto sorprendente dal passato al futuro per un’esperienza unica da vivere. Il viaggio emozionale sarà “accompagnato” dall’incontro “virtuale”, nelle sale del piano terra che si affacciano sulla Piazza d’armi, con tre importanti personaggi storici che hanno caratterizzato la storia di Gallipoli: il famoso architetto, ingegnere e pittore toscano Francesco di Giorgio Martini (1439 – 1501), autore di uno dei più importanti trattati di architettura civile e militare del Rinascimento, progettista di tanti palazzi e castelli in giro per l’Italia al quale si deve la forma attuale del Castello di Gallipoli; il paesaggista Jakob Philipp Hackert (1737-1807), artista tedesco e pittore di corte di sua Maestà Ferdinando IV di Borbone re di Napoli, che alla fine del Settecento approdò anche nella città ionica con l’incarico di rappresentare le città portuali del Regno; la “zarina” Caterina II, imperatrice di Russia (1729 – 1796), che, nei palazzi di San Pietroburgo, già ravvivati da musiche napoletane, alimentava lampadari e lucerne con l’olio lampante, che dal porto di Gallipoli veniva esportato in tutto il mondo per l’illuminazione pubblica e privata, per la lavorazione della lana e per fabbricare il sapone. Il percorso culminerà nella sala ennagonale, un gioiello raro e unico esempio di architettura militare di tale forma e dimensione, con un diametro di 20 e un’altezza di 10 metri, con un avvolgente spettacolo “fulldome experience”. Una proiezione a 360° emozionerà il pubblico con un videomapping animato sull’epoca d’oro di Gallipoli e sul suo “mare di storie” passando per il racconto dei tre “compagni di viaggio” e arrivando anche a “visitare” alcune delle bellezze architettoniche del centro storico come la concattedrale di Sant’Agata e Santa Maria della Purità.
Il Castello di Gallipoli – gestito dall’Agenzia di Comunicazione Orione di Maglie, con la direzione generale di Luigi Orione Amato e la direzione artistica dell’architetto Raffaela Zizzari – dopo decenni di chiusura e incuria, da luglio 2014 accoglie turisti provenienti da tutto il mondo, dalla Puglia e dal Salento, e i cittadini che da troppo tempo vedevano negata la possibilità di apprezzare sale, torrioni, gallerie, corridoi, di ammirare la bellezza della luce del sole sulle pareti dell’atrio e il panorama mozzafiato che regalano le terrazze circondate dal mare Jonio. Tra le mostre ospitate la personale di e con Michelangelo Pistoletto nell’estate 2015; “I porti del Re, Jakob Philipp Hackert dalla Reggia di Caserta al Castello di Gallipoli”, che nel 2017 ha consentito di esporre preziosissime tele settecentesche che rappresentano il passato e la storia del territorio; #Selfati nel 2018, inedita mostra dedicata interamente al selfie che ha ospitato per la prima volta in Puglia, la Venere degli Stracci, l’opera più celebre di Michelangelo Pistoletto; Lampante nel 2019, un racconto che celebrava “l’oro liquido” che, dall’inizio del XVI secolo, permise a Gallipoli di divenire la maggiore piazza europea per la produzione e la commercializzazione di olio lampante, “illuminando” le grandi Capitali europee, oltre a numerose collettive di artisti e fotografi pugliesi e non, concerti, spettacoli, presentazioni, visite teatralizzate e eventi privati. Il Castello è diventato un polo di attrazione aperto e funzionante nell’arco di tutto l’anno e grazie ai risultati economici dell’attuale gestione, dal 14 aprile 2016, è stato acquisito al Demanio del Comune di Gallipoli, permettendo una disponibilità completa e indipendente del bene dal Demanio Statale.
Nell’estate 2021 il castello riapre con un progetto ambizioso che vuole attrarre e stupire i turisti ma anche i gallipolini che potranno vedere spettacolarizzate le bellezze e il “mare di storie” della propria città con un evento inedito.