BARI – Lo spazio Archimake in linea con la sua vocazione di essere un punto di riferimento per le arti visive e performative inaugura, il 2 settembre, la sua programmazione per l’anno 2021-2022 con la mostra fotografica Multiplicity di Alessandro Cirillo, a cura di Tita Tummillo.
Archimake, infatti, è un luogo di frontiera e di accoglienza che riunisce intorno agli architetti Francesco Marella e Sebastiano Canzano, fondatori del progetto, una squadra di esperti che condividono un approccio multidisciplinare in cui architettura, arte, design e comunicazione si fondono in un unico movimento sinergico. Ed è in questo spazio trasparente che s’interseca il lavoro tra la curatrice Tita Tummillo e il fotografo Alessandro Cirillo, un dialogo tra i due che integra il rapporto tra architettura, fotografia e teatro.
La mostra, in programma fino al 20 dicembre, si struttura intorno all’incipit “Mi vedi? Cosa vedi?”, ponendo la città e le sue forme come un punti di partenza di un’intuizione e di un viaggio alla ricerca di un senso, di una soluzione tra i conflitti, i contrasti e le mutazioni dei corpi e degli spazi senza mai arrivare a una certezza ma rilanciando nuove domande, desideri, dubbi.
“Alessandro Cirillo è un fotografo radicale. La sua radicalità, non a caso un sostantivo femminile, è data dal posizionare la propria arte in territori di confine, indeterminati, spesso notturni, dove notturno è qualità intrinseca dell’ignoto. – spiega la curatrice Tita Tummillo – Il suo rapporto carnale con le immagini, lo colloca in un discorso volto al nomadismo, al continuo rapimento verso spazi di ambiguità tra soggetto e oggetto, all’abitare, in un costante corpo a corpo, l’alterità. Ogni sua opera pare essere figlia di un venire meno, di uno strappo. Multiplicity è un ulteriore e prezioso frammento di questa mappatura scomoda che il fotografo crea e distrugge continuamente, per non sostare nella conferma di sé.”
Il percorso della mostra si apre con una video installazione creata dal fotografo Alessandro Cirillo che introduce il visitatore in un viaggio percettivo all’interno delle forme e degli spazi indefiniti di una città. Un invito quello del fotografo a lasciarsi attraversare dai movimenti dei corpi invisibili che cercano una loro collocazione nel tempo indefinito di un luogo.
Un attraversamento urbano che Alessandro Cirillo cristallizza nelle tredici fotografie che compongono la mostra, opere che provengono da tre progetti sviluppati dall’autore in diverse città europee e che si riuniscono nel macro spazio di senso Multiplicity: Città come intersezione, Because the Night, Città duplicate.
“La fotografia e la città hanno da sempre un rapporto privilegiato; attraverso la sua possibilità di fare silenzio, la fotografia riesce a trovare una sorta di ordine – spiega Alessandro Cirillo – La città, a mio avviso, è lo spazio delle relazioni: ci sono i corpi e gli spazi. La città può essere pensata anche come oggetti dentro uno spazio: la città delle architetture, la città solida. Questa secondo me è la cosa più interessante, cioè la città come grande potenzialità del vedere e in questo la fotografia trova una collocazione meravigliosa.”
A chiudere il percorso della mostra sarà un’installazione video ideata dalla curatrice Tita Tummillo che esplora attraverso un’intervista ritratto, le riflessioni e il mondo del fotografo Alessandro Cirillo. Le fotografie che compongono la mostra sono state scattate in digitale con formati che vanno da quello dello smartphone al full-frame 24×36. Le stampe sono realizzate a getto d’inchiostro su carta cotone e su carta a finitura baritata. Sono inoltre presenti stampe realizzate direttamente su supporto in alluminio e altre su materiale adesivo da applicare direttamente su vetro.
La mostra Multiplicity, realizzata da Archimake, s’inserisce all’interno della sezione Fuorifestival del Biarch – Bari International Archifestival, progetto vincitore del bando “Festival dell’Architettura” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del ministero della cultura.
I visitatori del vernissage saranno accolti da un rinfresco curato dal bistrot Frulez.
La mostra sarà aperta tutti i giorni dal 2 al 20 settembre dalle 19.00 alle 21.00
dal 21 settembre al 20 dicembre dalle 18.00 alle 20.00 su prenotazione.
Archimake, via Nicolai,16 – 70122 Bari