TARANTO – Da tutta la Puglia e dal resto d’Italia per scoprire l’affascinante percorso de «La via Petrina». Bilancio straordinario per l’itinerario proposto dalla cooperativa Polisviluppo che, ancora una volta, ha messo al centro Taranto e le sue innumerevoli ricchezze. Decine e decine di visitatori e turisti hanno potuto scoprire la zona del mar Piccolo. E per molti è stata la prima volta. «Leggere nei volti degli stessi tarantini la meraviglia di vivere in questa città è qualcosa che ci ha riempiti di orgoglio. Per non parlare poi degli ospiti provenienti da Torino, Roma, Pavia, Cremona e non solo che ci hanno riempiti di domande e sono rimasti colpiti dalla bellezza di questi luoghi». Così Gianluca Guastella, presidente della Polisviluppo, che traccia un bilancio dell’attività del mese di agosto. Inizialmente due le date previste, che sono state raddoppiate per far fronte a tutte le richieste ricevute. «Anche se siamo molto dispiaciuti per tutti coloro a cui abbiamo dovuto dir di no per raggiunto limite di partecipanti, imposto dal buon senso e dalle strutture che ci hanno accolti». L’itinerario, infatti, è stato possibile grazie alla collaborazione e disponibilità del Relais Histò e dell’Oasi dei Battendieri ed è stato realizzato nel rispetto delle normative anti-Covid. Oltre duecento le persone che hanno camminato lungo i tratturi del mar Piccolo: dai bambini ai settantenni che, in tenuta da trekking, hanno portato al collo la conchiglia del pellegrino della Via Petrina. Un dono simbolico da parte della cooperativa, ma ricco di significato. Molti di loro sono veri e propri “camminatori” professionisti, con alle spalle il Cammino di Santiago o le tappe della Via Francigena, che hanno entusiasticamente accolto questo nuovo modo di vivere il patrimonio storico e naturalistico di Taranto, attraverso il percorso extra urbano.
«La Via Petrina è un’idea della Polisviluppo- ricordano i promotori- nata dieci anni fa quando contribuimmo a riaprire al pubblico la Cripta del Redentore in Via Terni. Ci accorgemmo che, al di là dell’aspetto squisitamente archeologico, il luogo affascinava soprattutto per la tradizione legata al presunto passaggio di San Pietro presso la fonte d’acqua visibile nella grotta adiacente alla Cripta. Da qui è nata l’idea di mappare i luoghi della Puglia, e gli annessi beni storici e naturalistici che rivendicano questa tradizione petrina, ovvero il presunto passaggio del primo Papa della storia nel suo viaggio verso Roma alla metà circa del I secolo d.C., e mapparli creando degli itinerari di visita. Progetto sviluppato nel 2019 con il supporto della Regione Puglia ed il patrocinio morale del Comune di Taranto che ha subito un fermo obbligatorio per le note vicende pandemiche».
Intanto, proprio per soddisfare le tante richieste e contribuire nell’opera di valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale di Taranto, La Via Petrina proseguirà per tutta la stagione autunnale in un’ottica anche di destagionalizzazione. Sia per chi non ha potuto partecipare che per chi vorrà ripetere l’esperienza in questo luogo magico, a pochi km dalla città e dove, ogni volta, è possibile scoprire qualcosa di nuovo. E allora non resta che seguire la pagina Facebook della “Polisviluppo Società Cooperativa” per tutti gli aggiornamenti sulle prossime date. «Torneremo col cammino petrino sul mar Piccolo e con altri nella provincia di Taranto- conclude Gianluca Guastella- auspicando, inoltre, che la Cripta del Redentore, dove tutto è cominciato, possa tornare ad essere fruibile per poterla rendere cardine di un nuovo percorso petrino urbano. La nostra città merita di essere raccontata e promossa per quanto di bello ha da offrire. E noi operatori siamo fieri di poter dare il nostro contributo in questo senso. Ormai da molti anni».