Ad Aperitivo d’Autore arriva per il suo unico appuntamento in Puglia uno dei più bravi autori satirici italiani. Sabato 11 settembre sarà ospite del format dell’associazione Volta la carta Francesco Lancia, che è da poco uscito con il suo primo libro, “Poeti, santi e altri lavoratori autonomi” (Rizzoli). Si tratta di una raccolta di biografie di alcune grandi personalità che oscilla costantemente tra il rigore storico e la cialtronaggine, con testi inediti attribuiti a persone trapassate che non possono più dissociarsene.
L’appuntamento è alla Masseria Leucaspide, in agro di Statte (non più alla Masseria agriturismo Pace come inizialmente previsto, a causa delle incerte condizioni meteo). Come consuetudine, i partecipanti degusteranno un aperitivo artigianale (stavolta realizzato dal Symposium Cafè) e potranno bere i vini della Cantina Lama di Rose. È partner dell’iniziativa anche la libreria AmicoLibro. Si comincia alle ore 19. Con l’autore e conduttore di Radio Deejay converserà Vincenzo Parabita, ideatore di Aperitivo d’Autore.
Per partecipare alla serata è obbligatorio prenotare chiamando al numero 380.4385348 oppure scrivendo all’indirizzo email aperitivodautore@gmail.com. I posti sono limitati e si accede solo con Green Pass.
• L’AUTORE •
Nasce a Terni il 1° ottobre del 1981 e da allora fa un sacco di cose ma nessuna di queste in maniera davvero convincente. Questo libro non fa eccezione. Nella vita scrive e improvvisa cose buffe per sé e per altri che lavorano in tv o a Radio Deejay. A tredici anni gli hanno tolto un grosso neo dalla natica destra e glielo hanno messo sull’altra. Dovrebbe essere ancora vivo ma dipende da quando leggerete queste righe.
• IL LIBRO •
Da Leonardo da Vinci a Giuseppe Garibaldi, passando per Galileo Galilei e Maria Montessori, un viaggio alla scoperta della vita e delle opere di illustri personalità che hanno fatto la storia del nostro Paese. Il libro è una raccolta antologica di biografie che oscilla costantemente tra il rigore storico e la cialtronaggine, con testi inediti attribuiti a persone trapassate che non possono più dissociarsene. Tra le pagine di “Santi, poeti e altri lavoratori autonomi” potrete leggere l’inedito Giornale di bordo che Cristoforo Colombo compilò di suo pugno e le tragiche conseguenze del primo (e unico) sorriso fatto da Giacomo Leopardi, ma non solo: imparerete dettagli e curiosità ignorate dai più, come il fatto che Dante si accorse di aver scritto la Divina Commedia in rima solo alla fine o che Benito Mussolini è stato uno degli sceneggiatori del film Bambi. Di certo le lettrici e i lettori più attenti noteranno nell’elenco dei protagonisti del libro un netto sbilanciamento di genere, con un numero di uomini molto superiore rispetto a quello delle donne, un fatto per cui l’autore declina ogni responsabilità e invita a prendersela con oltre duemila anni di patriarcato.
• LA LOCATION •
Storia e leggenda si fondono a Leucaspide in scenari di struggente bellezza. Nata nel Cinquecento come masseria, fu acquistata nel secolo successivo dalle monache di Santa Chiara di Taranto che la detennero per circa duecento anni. In quel periodo l’uliveto della masseria divenne uno dei più imponenti del territorio, tanto da rendere necessaria la costruzione di un trappeto per la trasformazione delle olive all’interno della struttura stessa. Negli anni post-unitari, in seguito all’abolizione delle istituzioni religiose, alcune proprietà ecclesiastiche passarono allo Stato e ciò accadde anche per la tenuta di Leucaspide. Così nel 1869 l’italo-inglese sir James Lacaita, senatore del Regno, la acquistò adibendola a suo ritiro estivo. Al suo interno ospitò importanti personaggi dell’epoca: l’imperatrice Vittoria con le sue figlie, Gioacchino Murat, Giuseppe Bonaparte, il direttore del Museo di Taranto Luigi Viola, il banchiere Carlo Cacace e i feudatari più facoltosi della provincia ionica. Tra i molti ospiti di rilievo va ricordata la presenza della scrittrice di viaggio Janet Ross che subì il fascino di questo posto. Continuando la tradizione ottocentesca, la Masseria Leucaspide si propone, oggi come allora, come suggestiva location in cui celebrare eventi importanti. La struttura, immersa nel verde, si trova a pochi chilometri da Taranto, in agro di Statte.
• I VINI •
La famiglia Tagliente si è dedicata da sempre con grande passione alla coltivazione dei vigneti. Questa dedizione, unita allo spirito di sacrificio, è stata trasmessa da Domenico e Margherita ai loro figli. Forti delle proprie convinzioni e con il fine di fare al meglio viticoltura ed esaltare la bontà delle produzioni vinicole che il territorio è capace di dare, hanno pensato di valorizzare i vitigni autoctoni. Stiamo parlando di uve quali il Primitivo, la Verdeca, Il Fiano Minutolo, oltre ad alcuni vitigni alloctoni che, uniti ai nostri, danno vini di grande struttura e serbevolezza. Con l’obiettivo di mantenere un’unica entità tecnica e produttiva capace di affrontare le sfide del mercato, i fratelli Tagliente hanno dato vita alla società agricola e cantina denominata Lama di Rose. Nel 2003 aprono la cantina per la trasformazione dell’uva, che vanta una superficie di circa 28 ettari, di cui diciotto a vigneto, cinque a oliveto, quattro a seminativo e uno di macchia mediterranea. In questi ultimi anni Lama di Rose si va arricchendo di nuove componenti che stanno dando all’azienda idee innovative, la linfa vitale di un’impresa giovane e moderna. Attualmente i vini prodotti sono i seguenti: Pizzichicchio (primitivo IGP Salento), Fucaraz (primitivo IGP Salento), Tufaja (pinot bianco IGP Salento), Cabernet (rosso IGP Salento), Broj (Verdeca), Zippero (rosato). Tutti i vigneti sono ubicati nei Comuni di Crispiano e Massafra. La cantina e il punto vendita si trovano a Crispiano, in via Paganini.