GALLIPOLI (Lecce) – Domani 16 settembre ombre e incubi tornano ad animare la Galleria dei due Mari di Gallipoli grazie alla 3° edizione dell’Apulia Horror International Film Festival, diretto da Andrea Cavalera e Francesco Corchia, festival che porta nel Salento il meglio delle produzioni internazionali e nazionali del genere Horror.
La serata si apre, alle ore 19.00, con una performance di Andrea Zuccaro che eseguirà, sulle note di un remix della colonna sonora del film Dead Silence, il popping: uno stile di danza urbana tra il funk e l’Hip Hop che utilizza una rapida contrazione e rilassamento dei muscoli del ballerino creando, insieme al ritmo della musica, un effetto surreale e straniante. A condurre la serata sarà Ausilia Maglione che, dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Gallipoli e Presidente della provincia di Lecce Stefano Minerva, presenterà gli ospiti di questa edizione e i primi 8 cortometraggi in concorso che saranno proiettati alle ore 20.00.
I cortometraggi selezionati per il concorso sono per la maggior parte realizzati da giovani registi che dimostrano grande padronanza dei linguaggi cinematografici, delle tecniche scenografiche e degli effetti speciali come dimostra Steven DeRock nel suo The Rage, dove una giovane ragazza decide di fare visita alla nonna e scopre qualcosa di terrificante. Il regista Mauro Russo mette in scena in Naik i desideri delle generazioni anni ’80 legati all’ultimo videogame, all’ultimo film, all’ultimo gadget come Jordy un ragazzo nerd che ruba i pochi soldi della madre per acquistare le scarpe di “ritorno al futuro”, scarpe che nascondo uno scuro segreto. Juan protagonista del corto Labyrinth di Piter Moreira, è ossessionato da un pensiero che lo spingerà in un viaggio allucinante e oscuro fino a un punto di non ritorno. La vendetta è al centro dell’horror psicologico Witheld di Imanol Ortiz Lòpez mentre il caso fa incontrare un rapinatore e un killer in Wrong time, Wrong place di Marian Bruchholz, così come un pazzo, un soldato e un maniaco in Asiago Kills! di Cristian Tomassini, un horror dalle tinte vintage che tiene sulle spine lo spettatore fino all’ultimo, chi si salverà?
Alle 21.30 sarà presentato il primo ospite della terza edizione del festival, il regista Domenico De Feudis che racconterà, dialogando con la giornalista Sarah-Helena Van Put (Alias-Il Manifesto, Il Nuovo quotidiano di Puglia), il suo lavoro e alcuni aspetti importanti del genere horror. Domenico De Feudis, nato a Terlizzi in Puglia, si diploma in Regia Cinematografica presso la Nuova università del cinema e della televisione di Cinecittà e realizza il suo primo lavoro nel 2010, Il corridoio del grande Albergo tratto da un racconto di Dino Buzzati. Negli anni collabora come assistente alla regia in film come La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, Miele di Valeria Golino, Amori che non sanno stare al mondo di Francesca Comencini e Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini. Nel 2017 dirige il suo secondo corto metraggio L’ora del buio da cui il regista pugliese svilupperà e girerà, nel 2020, Il legame primo lungometraggio con Mia Maestro e Riccardo Scamarcio, distribuito in tutto il mondo da Netflix. Dopo l’incontro sarà proiettato L’ora del buio: una ragazzina è tenuta prigioniera da un misterioso rapitore. Per la piccola Sofia chiamare i soccorsi è l’unico modo per uscire da quel luogo sgradevole che la tiene prigioniera da giorni. Un passo falso e chi l’ha rapita potrebbe svegliarsi da un momento all’altro scatenando su di lei tutta la sua rabbia.
A chiudere la prima serata del festival, alle 22.30, sarà il primo lungometraggio in concorso Seeds di Skip Shea. Il film mette al centro la storia dei due protagonisti Macha e Andrew, una coppia in lutto che vede la loro vita gettata ulteriormente nel caos perché entrambi attratti da una setta segreta nascosta nella profondità dei boschi del New England. Sulle tracce della setta si ritrova anche il cardinale Sinibaldi, inviato dal Vaticano per scoprirne i segreti e appropriarsene per i propri scopri. Segreti che hanno conseguenze fatali. Segreti che si trovano nei “semi”. Il regista Skip Shea mette in scena un film che rende omaggio al genere horror popolare degli anni ’70 come The Wicker Man di Robin Hardy, ma soprattutto il tema degli abusi del clero di cui lui stesso è stato vittima e sopravvissuto.
L’accesso alle proiezioni e agli eventi del festival è gratuito e con green pass.
Apulia Horror International Film Festival è ideato e realizzato dall’associazione Gira Sud con il contributo di Apulia Film Commission, Banca Popolare Pugliese e il sostegno del Comune di Gallipoli – Pro Loco di Gallipoli. Il festival si avvale inoltre del patrocinio dell’Università del Salento – DAMS Lecce della collaborazione di Nocturno, Ore d’orrore, Quasi Cinema, La bottega del Cinema, 7frame. Il festival ringrazia il prezioso sostegno di Caroli Hotels, Il Pettolino, Lazzaro e Caterina per i servizi offerti.