BARI – Due serate di grande musica internazionale per Time Zones in collaborazione con Experimenta, che sabato 25 settembre presentano al Chiostro S. Chiara di Bari la raffinata violoncellista Julia Kent, protagonista della scena newyorchese da solista ed a lungo accanto al fenomeno Antony & Johnsons. Per la performance pugliese presenta un recital di sue composizioni contemporanee tra avanguardia e delicate armonie, realizzate facendo uso di violoncello, loop, suoni ambientali e tessiture elettroniche. La sua impronta musicale è stata descritta come “cinematica e impressionista”, “organica e forte”, “impegnata e spiccatamente personale”.
Dopo esperienze importanti e formative, Julia Kent ha intensificato negli ultimi anni l’attività solista e la sua musica è stata utilizzata anche nelle colonne sonore di diversi film (fra cui “This must be the place” di Paolo Sorrentino) e nelle performance teatrali e di danza. Nella stessa serata i Budokan Boys, di base a Berlino, presenteranno delizie avant-pop distorte, in uno scontro sonoro metafisico di grandi canzoni. Byrd, che scrive la maggior parte della musica del duo, ha pubblicato un album strumentale da solista nel 2017 e ultimamente si è ritrovato a elaborare il dolore dopo la perdita di suo padre, ma “So Broken Up About You Dying” non assomiglia in alcun modo a un elogio funebre.
La regista e drammaturga Teresa Ludovico presterà inoltre la sua voce per la lettura di “Questa è l’acqua”, il memorabile discorso che il grande scrittore David Foster Wallace tenne a ai giovani laureati del Kenyon College nel 2005. Definita come la perfetta metafora del lockdown, questo speech dalle parole semplici ma potenti ha il sapore della parabola, un archetipo del pensiero umano universalmente valido.
Domenica 26 settembre il Chiostro S. Chiara sarà dedicato a Limpe Fuchs, la leggendaria musicista sperimentale nata nel 1941. Dopo aver studiato pianoforte e violino nei primi anni Sessanta, ha avviato il progetto Anima con lo scultore Paul Fuchs. Limpe è una vera ricercatrice del suono e ha prodotto innumerevoli registrazioni interessanti con l’uso e la comprensione di strumenti insoliti, per lo più costruiti da sé. Una vera leggenda dell’improvvisazione. Nel corso della sua carriera pluridecennale ha continuato a sperimentare con performance sonore e visive di improvvisazione, utilizzando strumenti fatti a mano e sculture sonore. È stata accreditata anche come un’influenza seminale sul movimento Krautrock, così come sull’underground sperimentale della fine degli anni ’70 e dei primi anni ’80.
la serata del 26 vedrà anche il concerto di Cecilia Chally, pioniera del crossover e dell’arpa elettrica, trasversale fra i generi, dopo un’intensa carriera come arpista classica, contemporanea e una breve parentesi jazz ha iniziato a comporre la sua musica, con la quale si è esibita nei più grandi teatri italiani: La Scala e l’Auditorium di Milano, Il Maggio musicale fiorentino, il Comunale di Bologna, al Blue Note di Milano, nei più importanti Festival, nelle maggiori trasmissioni televisive e radiofoniche italiane. Ha effettuato tournèe in Europa, Cina, Taiwan, Libia, Giappone. Ha scritto un romanzo di successo, ha tenuto per dieci anni una rubrica di musica sulla rivista “Donna Moderna”. Fra i tanti nomi con cui ha collaborato spiccano John Cage, David Parsons, Mina, Andrea Bocelli, Fabrizio De André, Teresa De Sio, Giorgio Conte, Lucio Dalla, Ron, Morgan, Planet Funk, Gianni Morandi, Le Vibrazioni, Alex Britti, Hector Zazou.