ANDRIA (BAT) – Dopo due anni di stop imposti dalla pandemia, riparte finalmente il tour di “ALDA” – Nell’intimità dei misteri del mondo, produzione di Marluna Teatro che torna in scena sabato 9 ottobre alle ore 21:00 presso l’Oratorio San Filippo Neri c/o Parrocchia San Giuseppe ad Andria (via indipendenza 4).
<<E’ stato uno spettacolo nato in tre-quattro mesi di lavoro e ha visto il suo debutto nel 2019. Tutte le repliche sono saltate a causa dell’emergenza Covid>>, spiega Maria Elena Germinario, attrice protagonista e direttrice artistica di Marluna, <<Quindi riprendere il lavoro dopo due anni è commovente, è faticoso ma è anche importante per donare vita ad un lavoro che aveva appena preso il volo e dopo le prime quattro repliche si è dovuto fermare>>.
La Germinario è pronta a far rivivere il personaggio ironico di Alda Merini ed i suoi inconfondibili versi in un monologo teatrale scritto da Teodora Mastrototaro per la regia di Caterina Firinu, con disegno luci di Gianluigi Carbonara e disegno del suono di Daniele Vergni avvolta da una scenografia particolarmente evocativa.
Alda è uno spettacolo che mette in scena le passioni, i tormenti, le inquietudini, i ricordi, le pulsioni e i rimpianti di Alda Merini partendo dall’irrimediabilmente precario. La precarietà qui è una vera e propria strategia che, col metodo della poesia e lo strumento della parola, focalizza l’attenzione su diversi cambi di stato della poetessa: da un’Alda gassosa e astratta a una fortemente materica e sensuale. Così, il ritiro di un premio diviene pretesto per una serie di frammenti in cui incontriamo la famiglia di Alda, uditori impazienti di ascoltare il suo componimento, la sua ossessione per il fumo, la bambina prodigio negli ambienti letterari del tempo.
Tutto ruota intorno al rapporto di Alda con la poesia che è per lei ossessione e salvezza, la sua visione del reale, il suo modo di stare al mondo. Come un prisma la poetessa dei Navigli mostra le sue sfaccettature che, durante il racconto, si dissolvono proprio come il fumo delle sue amate sigarette dietro la cui coltre il mondo le appare più bello. È uno spettacolo di prosa poetica, dove i versi della Merini si alternato ai versi dell’autrice per creare uno scambio tra passato e presente. La sua mano farà fatica a scrivere, è il blocco del poeta e lo sblocco delle proprie pulsioni, ma quel sentirsi monca nel fisico e nello spirito porterà la narrazione verso il finale.
SPETTACOLO RINVIATO A DATA DA DESTINARSI CAUSA MALTEMPO.