ALBEROBELLO (Bari) – Dialoghi intergenerazioni che uniscono la dimensione comunitaria, culturale e religiosa per commemorare un luogo dove storia e paesaggio si incontrano e con l’obiettivo di aprire un dibattito trasversale su nuove sfide. Questo il proposito del programma di eventi organizzati a Casa Rossa per la Giornata Europea della Cultura Ebraica. Promossi e fortemente voluti dal Comune di Alberobello, gli appuntamenti si snoderanno per tutta la giornata di domenica 10 ottobre e sono organizzati in collaborazione con la Fondazione Casa Rossa con la direzione artistica di Carlo Palmisano. Fulcro della giornata alle 16.30, il talk «Casa Rossa in dialogo fra passato, presente e futuro» – a cui sono stati invitati a partecipare il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il presidente del consiglio regionale Loredana Capone e il direttore del dipartimento del Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio Aldo Patruno – vede la partecipazione del coordinatore del Centro Ebraico di Cultura “Torah veZion” di Brindisi l’avv. C. Yehudà Pagliara, il sindaco di Alberobello Michele Longo, il presidente della Fondazione Casa Rossa Fabio Macaluso, lo storico e prof. Francesco Terzulli, l’arch. Marco Massari, l’arch. Tonio Giordano di Alterecohub, l’artista Raffaele Vitto. Interviene e modera: dott.sa Martina Glover, giornalista e vice-direttrice dell’associazione UnconventionArt per l’arte mai vista. Il racconto delle vicende umane e storiche di Casa Rossa è affidato alla «Mostra del dialogo», a cura della National Library di Israele e Carlo Palmisano, che affronta il tema dell’ascolto, dello scambio e del confronto propositivo e alla mostra «Attraverso le soglie di Casa Rossa» a cura di Francesca Arpino e Vita Gentile. In questa occasione, per la prima volta, in mostra documenti originali donati dal professor Francesco Terzulli e che entreranno a far parte del Museo della Memoria di Casa Rossa. Fino alle 13.00, si affonderanno letteralmente le mani nella tradizione e nella terra con l’artista Raffaele Vitto ed il suo laboratorio “Challah ( חלה ,( intrecci di terra e memoria”: la terra diviene farina per questo tipico pane, simbolo della fatica del contadino, della sua cura verso il grano, degli sforzi verso la sua comunità, sacralità che si fa quotidiana presenza. La ricetta è quella che la tradizione tramanda e a fine laboratorio ognuno potrà portare a casa la sua “forma” di pane che diviene così simbolo di pace, giustizia e verità rievocando il senso che la cultura ebraica gli attribuisce. «Celebrare la giornata europea della Cultura Ebraica a Casa Rossa significa rendere il giusto tributo a un momento della nostra storia che Alberobello ha vissuto con intensità in un luogo che è diventato simbolo di tutta Puglia – dice l’assessore alla Cultura Alessandra Turi –. In quegli anni difficili in cui la Casa Rossa è stato campo di internamento Alberobello si è mostrata, seppur in mezzo a tutte le difficoltà del periodo, accogliente e solidale, valori che sono caratterizzanti e fondanti per la nostra Comunità e che ancora oggi ci caratterizzano nel segno dello spirito Unesco (di cui proprio quest’anno, ricorrono i 25 anni del riconoscimento) di apertura all’altro e al mondo nel segno del rispetto di ogni diversità e di tutte le differenze»
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