MOLA DI BARI – Affronta il tema della tortura nelle carceri ed è patrocinato dall’Associazione Antigone e da Amnesty International Italia lo spettacolo «A senza nome» diretto da Daniele Nuccetelli e interpretato da Michela Diviccaro in scena stasera, venerdì 15 ottobre (ore 21), al Teatro van Westerhout di Mola di Bari per la rassegna «Racconti d’autunno» della Compagnia Diaghilev.
«In giudizio non si crede se non a chi ha giurato». Così i romani sintetizzavano l’essenza sacrale che la formula del giuramento assumeva nelle azioni processuali. Ma in che modo si combatte una legge ingiusta? «A senza nome» prende spunto dall’Antigone di Sofocle per rispondere a queste domande, dando vita a un racconto epico-moderno tratto da un avvenimento realmente accaduto. Una donna mette in scena la sua storia attraverso un vero e proprio circo di personaggi stravaganti, grotteschi, surreali: un mondo di facce e di esistenze, di cui lei stessa si fa interprete. Queste figure l’aiuteranno ad esumare il proprio nome dimenticato, prima ancora di quello del fratello morto. L’accompagneranno fino all’istante prima del numero finale dello show, in quell’attimo in cui il respiro del pubblico si ferma, mentre l’acrobata dà inizio alla sua danza nel vuoto. E da quella tensione trova il coraggio per sconfiggere le sue paure, rendendo «A senza nome» una parabola nella quale i personaggi ispirati alla tragedia greca si fondono con altri della nostra contemporaneità.
Biglietti euro 5 (prevendita online su vivaticket).