TARANTO – Dalle Metamorfosi di Ovidio all’Antigone di Sofocle passando per musiche e testi tratti da Euripide o l’omaggio a Dante. E poi visite guidate e laboratori di archeologia sperimentale. ArchiTA, il Festival del Teatro Antico, debutta ufficialmente a Taranto dal 29 al 31 ottobre. Un progetto ampio di valorizzazione dei luoghi e promozione culturale incentrato sulla Taranto del passato. Protagonisti saranno il Mudi, il Museo Diocesano, e Palazzo Amati lì dove ha sede Ketos, il Centro Euromediterraneo del Mare e dei Cetacei.
Nel nome, la volontà di un omaggio all’illustre concittadino Archita che fu filosofo, matematico, politico e stratega, ritenuto inventore della meccanica razionale. Con lui, Taranto divenne la metropoli più ricca e importante della Magna Grecia. Da qui l’idea di un Festival che possa valorizzare il patrimonio immateriale (il teatro antico) e al contempo quello materiale rappresentato dai luoghi di valenza storico archeologica. Ed è per questa ragione che ogni performance sarà anticipata da una visita guidata all’interno del sito ospitante.
«Abbiamo immaginato un cartellone originale con spettacoli di levatura nazionale in scena nei teatri dell’intera penisola» hanno spiegato in conferenza stampa gli ideatori Fabrizio Iurlano dell’associazione Manifesto della Città Vecchia e del Mare e Promo Art e Gianluca Guastella presidente della Cooperativa per i servizi archeologici Polisviluppo. Per Iurlano «il progetto artistico avrà cadenza annuale e sarà strutturato su due periodi distinti: l’anteprima di ottobre e un cartellone estivo». Per Guastella «si punta a rilanciare la cultura del teatro all’aperto in luoghi non necessariamente nati per tale scopo, ma dal grande valore storico». In questo modo, teatro classico e filosofia tornano nella capitale della Magna Grecia coniugando intrattenimento, conoscenza e riflessione.
Il Festival è realizzato con la partecipazione del comune di Taranto. «Facciamo cultura partendo dal nostro passato- ha sottolineato l’assessore al ramo e vicesindaco, Fabiano Marti- offrendo ai tarantini la possibilità di vivere la loro città con occhi diversi e ai visitatori il volto più bello di questo territorio che, come amministrazione, stiamo cercando in tutti i modi di valorizzare».
L’edizione è cofinanziata dall’associazione culturale Manifesto della Città Vecchia e del Mare nell’ambito del progetto Ketos – Centro Euromediterraneo del Mare e dei Cetacei. «Questa tre giorni – ha detto Vittorio Pollazzon, coordinatore Progetto Ketos per Jonian Dolphin Conservation- è anche un’occasione per scoprire le nostre attività e il lavoro di ricerca e citizen science».
E, per respirare ancor più le atmosfere dell’epoca, nel corso delle serate sarà possibile degustare bevande e antiche ricette culinarie del periodo greco, a cura del Caffè Letterario.
Tutti i pomeriggi, dalle 17:30, visite guidate a palazzo Amati e laboratori sulla maschera nel teatro greco, nell’attesa degli spettacoli serali. Il 29, dalle 19:30, al Mudi saranno di scena: “Corri Dafne”, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, “Antigone o l’alba dei diritti”, reading teatrale su testo di Brecht e “Kore”. Il 30, dalle 20:00, “Il Sacrificio di Ifigenia” con musica e teatro danza e “L’amor che muove il sole e le altre stelle” (musica antica e lecturae Dantis). Il 31, sempre dalle ore 20:00, “Taras, un teatro tra i due mari” e “Medea, Desir”.
Tutti gli ingressi sono gratuiti.