Il 29 ottobre esce “Still Moving”, il disco che sancisce l’incontro tra Justin Adams e Mauro Durante

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I viaggi sono sempre stati la linfa vitale di Justin Adams e Mauro Durante, musicisti che sul palco della Notte della Taranta diretta da Ludovico Einaudi dieci anni fa scoprirono di avere affinità elettive dentro i ritmi della trance. E proprio quando è diventato difficile spostarsi per la pandemia, hanno accorciato le distanze con un progetto intimo dalle atmosfere on the road intitolato Still Moving, in uscita il 29 ottobre per Ponderosa Music Records con il sostegno di Puglia Sounds nell’ambito della Programmazione Puglia Sounds Record 2020/2021 REGIONE PUGLIA – FSC 2014/2020 – Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro. Nel disco, registrato e mixato a Bath, in Inghilterra, da Tim Oliver, ingegnere del suono responsabile ai Real World Studios, s’intrecciano blues e taranta, sonorità arabe e africane, estasi mediterranea e canzone d’autore, punk e ritmi della tradizione salentina, minimalismo e musiche devozionali: materie tenute insieme dal suono della chitarra elettrica, del violino e dei tamburi a cornice. Un ordito di undici tracce tessuto nel telaio del rock seguendo il tempo sospeso dell’ultimo anno e mezzo, governato da restrizioni e distanziamenti che hanno amplificato il desiderio di entrare nuovamente in contatto col mondo.

Ed è un mondo di frontiera quello di Still Moving, crocevia di suoni lungo territori comuni alle esperienze artistiche dei due musicisti, da sempre aperti alla contaminazione tra linguaggi, nel rispetto delle differenti identità, ma dentro un unico idioma anche quando si canta in inglese o in dialetto salentino. Da anni braccio destro di Robert Plant con una predilezione per il groove nordafricano e il soffio musicale del deserto, il chitarrista Justin Adams dialoga in perfetta sintonia col violinista e tamburellista Mauro Durante, uno dei grandi interpreti delle musiche popolari del Sud della Puglia e anima del Canzoniere Grecanico Salentino, decretato «miglior gruppo di world music al mondo» ai Songlines Music Awards di Londra nel 2018. E se la world music non è un genere, ma una condizione dello spirito, c’è un senso di rapimento mistico che produce il sincretismo tra le sonorità alcaline di questi due globe-trotter sonori, capaci di intendersi sul terreno della tradizione popolare italiana, del song americano e delle musiche di confine.

Ci sono le riletture della struggente Amara terra mia resa celebre da Domenico Modugno e del classico d’oltreoceano Little Moses della Carter Family, ma anche pezzi che pulsano rock e Salento come Talassa, Cupa cupa, Damme la manu e gli inediti Read Earth e Calling Up. Il disco si apre con Dark Road Down, in cui i ritmi selvaggi della pizzica esplodono sul riff di un blues che corre veloce come un treno verso i multiformi paesaggi del disco. Ma il suono schietto della chitarra elettrica può poggiare anche sul battito lento di un antico ritmo percussivo, per evocare nella splendida title track Still Moving migrazioni mediterranee come un’Odissea contemporanea, mentre un quieto minimalismo produce una liberatoria catarsi ipnotica in Djinn Pulse e un sinuoso disegno di melismi arabeggianti nello stile danzante di Volos, il primo singolo con videoclip che ha anticipato l’uscita del disco, interamente registrato in presa diretta integrale, senza l’aggiunta di sovraincisioni. Inoltre, il 12 novembre, in streaming sulle pagine social e YouTube dei due artisti, della casa discografica e di British Underground, andrà in onda il film del concerto integrale di Still Moving registrato dai Real World Studios il 22 ottobre del 2020.