BARI – Questa mattina il sindaco Antonio Decaro, insieme al presidente della Regione Michele Emiliano, ha accompagnato il presidente del Consiglio Mario Draghi, in visita istituzionale a Bari, prima presso la sede della Masmec, azienda leader nel settore delle tecnologie di precisione, robotica e meccatronica, e a seguire presso l’ITS Cuccovillo, una fondazione che forma tecnici superiori nelle aree delle nuove tecnologie per il Made in Italy, negli ambiti della meccanica, della meccatronica e del sistema casa.
Nella palestra della scuola il sindaco ha rivolto un saluto al presidente Draghi:
“Benvenuto a Bari, signor Presidente del Consiglio.
Le siamo profondamente grati per aver scelto la città di Bari per la sua prima visita da Premier nel Mezzogiorno d’Italia, dopo aver fatto fronte agli impegni istituzionali legati alla campagna vaccinale e alla composizione degli investimenti del PNRR.
Ci auguriamo che ce ne siano molte altre, perché tante sono le cose che Bari e la Puglia hanno da raccontare al suo governo e al Paese intero.
Come avrà potuto constatare oggi, siamo ben lontani da quello stereotipo di un Sud, terra di arretratezza sociale e culturale che vive di assistenzialismo in cui spesso si attardano le cronache mediatiche e politiche, per indugiare nel racconto di un Paese spaccato in due dove noi siamo alla continua rincorsa di un treno su cui non saliremo mai.
Presidente, oggi Le abbiamo mostrato soltanto due delle nostre più importati realtà produttive, economiche e formative. Abbiamo voluto metterle insieme perché siamo consapevoli e convinti che non c’è economia né innovazione, senza formazione e ricerca.
Lo sanno bene gli imprenditori che sostengono la realtà dell’Istituto tecnico superiore Cuccovillo, in cui ci troviamo qui oggi, così come sanno bene che investire sulla formazione di questi ragazzi significa investire sulle loro aziende e sul futuro di questa terra.
Se c’è uno stereotipo che trova ancora purtroppo conferma nella realtà è che per affermarsi, da queste parti, serve uno sforzo maggiore, direi quasi doppio. Per emergere serve faticare di più, per competere con il mercato globale per un’azienda di questo territorio serve investire più fatica e più risorse perché ancora scontiamo un gap infrastrutturale che però con determinazione stiamo cercando di combattere. Senza piangerci addosso ma sostenendo e prendendoci cura di luoghi come questo, dove il 90% degli studenti diplomati trova lavoro e lo trova nella maggior parte dei casi nella regione e nella città dove sono nati e cresciuti.
Tutti devono poter scegliere dove vivere e in quale città lavorare, oggi siamo cittadini del mondo e i nostri ragazzi devono scegliere dove e come vivere. Vogliamo solo che questa terra possa essere tra le scelte.
Questo dato, che dovrebbe essere la normalità, per noi, ancora, non lo è. Perché sono tanti, troppi, i ragazzi che partono alla ricerca di un futuro migliore. La differenza con il passato è solo che quella vecchia valigia di cartone è stata sostituita nella maggior parte dei casi da lauree magistrali, dottorati di ricerca, master internazionali e un bagaglio di conoscenze che sappiamo sarà la ricchezza delle città e delle aziende dove queste giovani donne e uomini arriveranno.
Ma anche questa, che sembra essere una sfida impossibile, abbiamo deciso con convinzione di intraprenderla e ogni volta che un laureato nelle nostre Università o un diplomato all’ITS Cuccovillo, avrà la possibilità di scegliere anche questa terra sarà un piccolo traguardo, utile non solo a noi ma alla crescita collettiva dell’intero Paese.
Oggi Presidente, lo dico anche a voi ragazzi, davanti a noi abbiamo un’occasione importante, che non possiamo lasciarci sfuggire. C’è chi lo chiama Piano di ripresa e resilienza nazionale. Io lo chiamo futuro.
Una importante missione del Piano è finalizzata al potenziamento dell’offerta dei servizi d’istruzione: dagli asili nido alle Università con un punto specifico dedicato alla riforma del sistema dell’ITS.
Un nuovo modello organizzativo e didattico consoliderà gli ITS nel sistema ordinamentale dell’Istruzione terziaria professionalizzante, rafforzandone la presenza attiva nel tessuto imprenditoriale dei singoli territori.
La riforma prevede inoltre un’integrazione dei percorsi ITS con il sistema universitario delle lauree professionalizzanti oltre al coordinamento fra le scuole professionali, la creazione di network con aziende, università e centri di ricerca tecnologica/scientifica, autorità locali e sistemi educativi/formativi.
Questi sono solo alcuni degli items previsti nella missione dedicata al sistema dell’istruzione e della formazione, con una consistente dotazione finanziaria.
Grazie Presidente! Queste sono risorse che qualcuno definirebbe una necessità. Io invece le definisco una opportunità, per la mia città e per i nostri ragazzi.
Una opportunità che noi tutti dobbiamo cogliere. E lo dobbiamo fare con lo stesso spirito con cui abbiamo organizzato insieme questa giornata, convinti più che mai che questa terra ormai non crede più nella parola provvidenza, anzi coltiva il talento affinché incontrando l’opportunità possa trasformarsi in futuro“.