LECCE – Da giovedì 25 a domenica 28 novembre, con la giornalista Tonia Mastrobuoni e il suo recente “L’inattesa. Angela Merkel. Una biografia politica” (Mondadori) e tre serate dedicate a Fabrizio De André con Massimo Donno e altri ospiti, alle Officine Culturali Ergot di Lecce prosegue “Sette meno dieci – Live”.
Giovedì 25 novembre (ore 18:50 – ingresso gratuito) la giornalista Tonia Mastrobuoni dialogando con Ubaldo Villani Lubelli (docente di Storia delle istituzioni politiche dell’Università del Salento) presenterà “L’inattesa. Angela Merkel. Una biografia politica” (Mondadori). Angela Merkel è la misteriosa scienziata emersa dalle macerie del Muro di Berlino che in pochi anni conquista il partito di Helmut Kohl. È la cancelliera che trasforma la Germania nel Paese più potente d’Europa. È la donna dell’Est, la figlia di un pastore protestante che blinda precocemente la sua vita privata e occupa per trent’anni il centro della scena politica tedesca: batte i rivali e cannibalizza gli alleati. È quasi sempre la donna più intelligente nella stanza, raccontano unanimi i suoi confidenti e persino i suoi nemici. Tonia Mastrobuoni, con il piglio narrativo e la capacità analitica che si riscontra nei suoi reportage, nelle interviste e nei commenti sul quotidiano «la Repubblica» per cui è corrispondente da Berlino, alla trama dei documenti politici e storici riguardanti la cancelliera intreccia l’ordito di racconti e retroscena inediti, mostrando il raro talento politico di Angela Merkel. Un Proteo che assorbe le istanze migliori di tutti, una leader postideologica che, con istinto infallibile, sfrutta le debolezze degli avversari. Non sempre le sue strategie hanno garantito progressi all’Europa: a volte i suoi limiti caratteriali hanno portato il continente sull’orlo della catastrofe. Ma la più longeva cancelliera della storia lascia un’eredità difficile da sottovalutare e una generale nostalgia. Dopo sedici anni alla guida della Germania, c’è ancora chi la considera un corpo estraneo, quasi un incidente o un episodio irripetibile. Alla vigilia del suo addio, Merkel è ancora, per tanti aspetti, l’inattesa. Tonia Mastrobuoni è corrispondente da Berlino per “la Repubblica”. In passato è stata inviata per “La Stampa”, giornalista parlamentare per “il Riformista” e ha lavorato per le agenzie di stampa “Apcom” e “Reuters”. Ha vinto il Premiolino e il Premio Falcomatà.
Da venerdì 26 a domenica 28 novembre (ore 20:30 – ingresso 7 euro, tre serate 18 euro) sempre alle Ergot, la rassegna proporrà “Homo faber. 1970/1973. La Trilogia. Massimo Donno canta Fabrizio De André”, tre appuntamenti speciali ideati e organizzati in collaborazione con l’associazione Art&Lab Lu Mbroia. Il cantautore salentino reinterpreterà tre dischi dell’artista genovese: “La buona novella” (venerdì 26), “Non al denaro non all’amore né al cielo” (sabato 27, ospite Dario Muci) e “Storia di un impiegato” (domenica 28, ospite Alessia Tondo). Posti limitati. Prenotazione obbligatoria info@conversazionisulfuturo.it – 3394313397. Massimo Donno è un cantautore salentino che si divide da diversi anni tra scrittura e musica, progetti inediti e teatro. Dopo “Amore e Marchette” (Ululati/Lupo Editore, 2013) e “Partenze” (Visage Music, 2015), prodotto dall’organettista Riccardo Tesi, che i giurati del Premio Tenco inseriscono nella rosa dei migliori 50 album italiani dell’anno, Donno nel giugno 2017 pubblica “Viva il Re!” (Squilibri Editore/Visage Music 2017). Il disco – che ospita Gabriele Mirabassi e la cantante Lucilla Galeazzi – contiene brani tratti dai due album precedenti e alcuni inediti, riarrangiati da Emanuele Coluccia per La Banda de Lu Mbroia, un’orchestra di venti elementi. Il disco risulta, per Smemoranda.it, uno dei migliori album indie del 2017 mentre l’autorevole Giornale della Musica lo inserisce tra le migliori 20 uscite di world music dell’anno. Nel corso degli anni Donno ha collaborato, tra gli altri, con Alberto Bertoli, Luciano Melchionna, Juan Carlos “Flaco” Biondini, Mirko Menna, Maurizio Geri, Alessandro d’Alessandro. Donno – che nel 2019 ha conquistato la seconda edizione del “Premio Castrovillari d’Autore” – è tra i trentanove interpreti di “Io credevo. Le canzoni di Gianni Siviero” (Squilibri Editore), omaggio a uno dei più originali cantautori italiani, che ha conquistato la Targa Tenco 2020 come miglior progetto collettivo (ex aequo con “Note di viaggio – Capitolo 1: Venite avanti…” dedicato a Francesco Guccini). “Lontano”, in uscita per Squilibri Editore, è il suo nuovo album di inediti.
La rassegna “Sette Meno Dieci Live”, curata da Gabriella Morelli e Pierpaolo Lala, è ideata e promossa da Diffondiamo Idee di Valore, Io non l’ho interrotta, Votarti m’affatica e Coolclub nell’ambito del più articolato progetto Conversazioni sul futuro, sostenuto dalla Regione Puglia nel Programma Straordinario 2020 in materia di Cultura e Spettacolo e, tramite il Teatro Pubblico Pugliese, nella programmazione Custodiamo la cultura in Puglia.