Astràgali Teatro riprende le sue tournée internazionali. In questi giorni la compagnia leccese è a Baghdad, unica realtà italiana ospite del Festival internazionale di teatro e cinema che, partito sabato 20, proseguirà sino a venerdì 26 novembre nel prestigioso teatro nazionale Al-Rasheed riaperto al pubblico dopo oltre 18 anni. Il Festival, promosso dal Ministero della Cultura iracheno e dall’Iraq Cinema and Theatre Foundation, vede la partecipazione di compagnie provenienti da paesi arabi (Giordania, Oman, Siria, Algeria, Tunisia, Marocco, Egitto) e dall’Europa (Francia, Belgio, Germania e Polonia). Mercoledì 24 novembre, Astràgali Teatro metterà in scena “Medea, Desìr”, spettacolo scritto e diretto da Fabio Tolledi (direttore artistico della compagnia, presidente del centro italiano e vicepresidente della rete mondiale dell’International Theatre Institute dell’Unesco) con Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, Matteo Mele e Samuele Zecca. Il Teatro Al Rasheed di Baghdad è un monumento culturale inciso nella memoria del popolo iracheno. Viene restaurato e riaperto quasi due decenni dopo essere stato quasi completamente distrutto dai bombardamenti della coalizione internazionale, guidata dagli Stati Uniti, durante l’intervento militare partito nel 2003. Il Festival, con il motto “Il Teatro illumina la vita”, riparte dopo uno stop di otto anni, segno della volontà di ripartire attraverso la cultura.
Lo spettacolo
Il mito non è semplicemente una storia, semmai è un infinito intreccio di storie. Per questo il mito è poesia. Questa molteplicità di storie rende il mito qualcosa di vivo, da scoprire, da interrogare, da svelare e rivelare. Medea è una storia che si moltiplica nei secoli. Christa Wolf, Ovidio, Apollonio Rodio, Euripide, Jean Anouilh, Franz Grillparzer, Corrado Alvaro, Corneille, Seneca, Quinto Ennio assieme a molti altri scrittori, musicisti, pittori hanno alimentato questo mito molteplice di una donna straniera. «La nostra scrittura teatrale si muove su alcuni piani: Medea è donna, straniera e selvaggia, creatura altra che resiste e ama. Ama al di là di ogni valore, al di là di ogni morale. Resiste e sfugge al potere, regina adolescente a cui tutto si può chiedere, depositaria di un sapere profondo e antico», sottolinea Fabio Tolledi. «La radice del suo nome, med, richiama la parola medicina. Il pharmakon che cura e avvelena. Che può salvare e uccidere. Radice del venenum, di qualcosa che trasforma e muta. Medea, scacciata e bandita dal potere, stigma della donna selvaggia, rivendica il solo orizzonte che incrina e mette in crisi il potere: il desiderio. Medea ama, Medea ama l’amore, Medea vive nel desiderio che prende e dona forma alla vita».
La compagnia
Astràgali Teatro nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, per formare attori, per dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche. Riconosciuta dal 1985 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale di innovazione, dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco ed è membro dell’Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures. Ha realizzato progetti artistici, spettacoli, attività in circa 30 paesi in tutto il mondo. Nel corso di questi anni numerosi spettacoli hanno trovato casa in luoghi di grande interesse culturale in Italia e all’estero, anche in siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Per celebrare i 40 anni è nato il progetto “Teatri a sud” che fino a febbraio (tra la sede di Astràgali e il Teatro Paisiello a Lecce e la Distilleria De Giorgi a San Cesario di Lecce) proporrà spettacoli, laboratori, concerti, seminari, una sezione per il teatro ragazzi e ha promosso la quarta edizione del Premio Teatrale Marcello Primiceri, dedicato alla memoria del fondatore della compagnia, regista e giornalista, prematuramente scomparso nel 1987 in un incidente stradale.