TARANTO – Grande classica per l’inaugurazione della Stagione dei cento anni degli Amici della Musica “Arcangelo Speranza”, protagonisti il violinista Uto Ughi e il pianista Bruno Canino, due giganti del concertismo di scena mercoledì 24 novembre, alle ore 21, nel Teatro Comunale Fusco. L’appuntamento segna il ritorno del grande virtuoso dell’archetto undici anni dopo l’ultimo recital tenuto per il longevo sodalizio ionico, che nella primavera del 2022 taglierà il ragguardevole traguardo del secolo di storia.
Non è casuale la scelta degli Amici della Musica di aprire la Stagione dei cento anni con Uto Ughi, musicista che ha attraversato gli ultimi cinquant’anni di attività dell’associazione, che lo ospitò la prima volta nel Salone della Provincia il 27 gennaio del 1970. Ughi all’epoca aveva ventisei anni ed era già molto famoso. Aveva iniziato a suonare all’età di quattro anni, a sette si era già esibito per la prima volta in pubblico e a dieci anni era andato a Parigi a studiare con uno dei più grandi compositori dell’epoca, George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. A Taranto tornò nel 1971, per un recital nell’Auditorium Tarentum, dove si esibì anche nel 1975, nel 1978 e nel 1984, per la 40esima stagione degli Amici della Musica, che mercoledì tengono a battesimo il cartellone numero 78.
Una presenza, quella di Ughi nel capoluogo ionico, che incrocia direttamente la storia dei luoghi di spettacolo della città. Il celebre musicista negli anni Novanta suonò per ben tre volte nella Concattedrale di Gio Ponti, la prima il 26 aprile del 1991 con l’Orchestra da Camera di Santa Cecilia di Roma. Risale, invece, al 25 febbraio del 2000 il recital nel Cinema Fusco, molto prima che questo diventasse teatro comunale. L’ultimo concerto per gli Amici della Musica, il 26 febbraio 2010, nel Teatro Orfeo. Adesso, quest’atteso ritorno al Teatro Fusco in coppia con un altro monumento della musica, con il quale non si è mai esibito a Taranto.
Universalmente riconosciuto erede della magnifica tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche, Uto Ughi, che utilizza sia un Guarnieri del Gesù del 1744, uno degli ultimi prodotti dal celebre liutaio, e uno Stradivari del 1701 chiamato “Kreutzer”, perché appartenne a Rodolphe Kreutzer, il violinista a cui Beethoven dedicò la celebre Sonata, avrà al suo fianco Bruno Canino, straordinario interprete ma anche compositore molto apprezzato a livello mondiale. I due proporranno un programma di grande fascino che verrà introdotto dalla Sonata K 454, capolavoro con cui Mozart aprì la strada a quegli ampliamenti formali successivamente praticati su larga scala da Beethoven e Schubert. Proprio per questo, a seguire si ascolterà la Sonata n. 7 di Beethoven, rappresentazione di quel momento di transizione che porterà il genio di Bonn ad affrancarsi totalmente dai modelli settecenteschi, anche da un punto di vista formale.
La seconda parte del recital prevede in apertura la Suite popolare spagnola di Manuel de Falla, rielaborazione del ciclo di sette canzoni con cui il compositore iberico utilizzò il folclore della sua terra, secondo un processo di reinvenzione del canto popolare. La «Méditation» per pianoforte di Ciaikovskij farà da ponte verso il finale, la «Fantasia da concerto sulla Carmen» di Pablo de Sarasate, con i virtuosismi del violino in primo piano.
La 78ª Stagione organizzata dagli Amici della Musica di Taranto è organizzata sotto l’egida del Ministero della Cultura, della regione Puglia e del Comune di Taranto.