Venerdi 10 novembre ad Arnesano “Un Ricordo del Futuro” in memoria di Gianni Lenoci

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ARNESANO (Lecce) – Due anni fa veniva a mancare Gianni Lenoci (Monopoli, 6 giugno 1963 – San Giovanni Rotondo, 30 settembre 2019), eminente pianista e compositore jazz, esecutore del repertorio pianistico contemporaneo, curioso sperimentatore di tutti gli incroci fra il jazz, la musica classica e contemporanea, la popular music, la musica da film, la sperimentazione elettroacustica, didatta fra i più riconosciuti e seguiti.

 

Venerdì 10 novembre alle ore 20.30 il Teatro “Oratorio Don Orione” di Arnesano (Le) ospiterà “Un Ricordo del Futuro” un libero flusso di immagini, parole e suoni in memoria del musicista e compositore pugliese, a cura di amici e colleghi.

Oltre alla moglie Annamaria Dibello, parteciperanno colleghi musicisti e musicologi (alcuni dei quali ex-allievi) operanti in diverse aree di impegno musicale e, come didatti, nei Conservatori ed all’Università, cercando di intessere una trama di suoni e di ricordi, con un piede nel passato ma guardando al futuro delle arti sonore. Saranno Giorgia Santoro, Stefano Luigi Mangia, Pierpaolo Martino, Francesco Massaro, Domenico Di Leo, Hocus Pocus (Vittorio Gallo, Giacomo Mongelli, Pasquale Gadaleta), Marino Cordasco, Gianni Mimmo (in video), Nicola Gaeta, Franco Degrassi.

 

Nel corso della serata verrà anche presentato il libro postumo di Gianni Lenoci “Alchimia dell’istante. Riflessioni e paradossi di un improvvisatore” (Auditorium, 2021).

 

«Nel suo ultimo anno di vita, “andando avanti stoicamente”, com’era solito dire, Gianni Lenoci non si dedicava solo, con la consueta passione, all’attività didattica e concertistica, prodigandosi in iniziative e progetti che partoriva instancabilmente e con lampi di genialità, ma sentiva anche il bisogno, ineludibile, di fare il punto sulla sua musica, di mettere a fuoco idee, riflessioni e intuizioni che lo avevano accompagnato in tutto il suo percorso artistico e creativo. E per rispondere a tale bisogno che ha cominciato a dare forma al suo autoritratto ideale di pianista e compositore, da cui è nato questo libro oggi per noi così prezioso poiché ci offre, nella raffinata concisione del dettato stilistico, una immagine dell’autore ricca di dettagli e spunti nei quali siamo portati a riconoscere, con emozione, i temi che gli stavano a cuore, di cui parlava spesso e che lo appassionavano come intellettuale, come uomo e come poliedrico musicista che ha coniugato l’identità del pianista classico con stimoli e rivelazioni derivanti dal mondo del jazz…» (Dalla Prefazione di Paolo Testone)

 

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria. Necessario green pass.