LECCE – Sabato 12 (ore 15) e domenica 13 (ore 11) marzo proseguono le visite guidate (ingresso 5 euro/ridotto 4 euro/gratuito under 18 – info e prenotazioni 3491186667 – 3495907685) nel Parco Archeologico di Rudiae, lungo Via San Pietro in Lama a Lecce. Domenica, inoltre, alle 14 prenderà il via un’ulteriore visita dedicata ai partecipanti del percorso “Da Lupiae a Rudiae in bicicletta” (costo 20 euro – info e prenotazioni 3278773894 – attraversoilcastello@gmail.com) nell’ambito della rassegna “Il Castello Fuori porta – connessioni con il territorio” che rientra nelle attività di Attraverso il castello, progetto di valorizzazione del Castello Carlo V di Lecce, nato dalla collaborazione tra la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi e Lecce e le associazioni di promozione sociale 34° Fuso e The Monuments People. Il percorso domenicale prenderà avvio alle 10 con la visita al Castello Carlo V per arrivare poi a Porta Rudiae dove si partirà verso il Parco Archeologico. Dopo un pranzo al sacco e la la visita guidata, il rientro al Castello è previsto per le 15:30. Grazie a un accordo di fruizione e promozione stipulato tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce e ARVa SRL, in collaborazione con Comune di Lecce, dal 2018 sono fruibili sia gli scavi archeologici (“Fondo Acchiatura”) della città fondata dai Messapi, patria del poeta Quinto Ennio (239 a.C. – 169 a.C.) e di Sant’Oronzo (22 D.C. – 68 D.C.), sia l’Anfiteatro romano, costruito nei primi anni del II sec. d.C., durante il regno di Traiano, e riportato alla luce recentemente. Info parcoarcheologicorudiae.it
LA VISITA
Il percorso di visita di Rudiae prende avvio dall’area di Fondo Acchiatura. Qui è possibile visitare le strutture archeologiche messe in luce nel corso dei vecchi scavi degli anni ’50, ovvero le due strade basolate ortogonali, il luogo di culto e l’ipogeo ellenistico, al quale non è possibile accedere. Dopo aver visitato i resti archeologici di Fondo Acchiatura, il percorso prosegue sul lato nord dove un varco nel muro a secco consente un’affascinante veduta dall’alto dell’anfiteatro al quale si accede mediante una rampa di scale in acciaio situata in corrispondenza dell’ingresso sud del monumento; il sito è parzialmente fruibile anche per persone con disabilità motoria, poiché è presente un percorso semi-sterrato lungo il lato est che, attraverso una rampa in terra, permette di scendere nell’anfiteatro dall’ingresso nord. La visita, supportata dal virtual tour su tablet e da pannelli con foto, ricostruzioni virtuali e illustrazioni grafiche, permetterà di scoprire tutte la fasi di vita e monumentalizzazione dell’area, a partire dall’Età messapica, quando fu realizzata la cisterna (lacus) per la raccolta delle acque meteoriche, fino ad arrivare alla costruzione dell’anfiteatro nei primi anni del II sec. d.C., durante il regno di Traiano. In seguito, si risale dalla rampa in terra e da lì si percorre la stradina perimetrale che consente una vista stupenda del settore ovest, dove è possibile osservare la stratificazione delle strutture del lacus, dell’anfiteatro e del muretto a secco ottocentesco, impreziosita dalla presenza degli ulivi. Oltre agli aspetti archeologici, il sito, distante dall’inquinamento acustico della città, è caratterizzato da un silenzio suggestivo, interrotto solo dal frinire delle cicale, e dagli aromi delle presenze botaniche mediterranee (timo, rucola a fiori bianchi, orchidee, ecc.), in grado di sviluppare molteplici percezioni sensoriali.