BARI – La lezione di Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita per un festival jazz di respiro europeo, proprio mentre il vecchio continente si confronta con le oscure ombre di un passato tornato improvvisamente presente. A Bari prende il via «Musiche Corsare», progetto firmato per l’associazione Nel Gioco del Jazz dal direttore artistico Roberto Ottaviano: due weekend di grande musica al Teatro Forma, dal 20 al 22 maggio e dal 27 al 29 maggio, con alcuni esponenti di spicco del jazz europeo.
Nel primo dei due fine settimana saranno ospiti, venerdì 20 maggio il batterista Enrico Morello con il suo quartetto nel quale militano il trombettista Francesco Lento, il sassofonista Daniele Tittarelli e il contrabbassista Matteo Bortone, sabato 21 maggio il duo formato dal sassofonista britannico John Surman e dal pianista norvegese Vigleik Storaas, domenica 22 maggio, in un doppio set, il violoncellista olandese Ernst Reijseger in versione solo e il Crossing Quartet del sassofonista Enzo Favata coadiuvato dal pianista e vibrafonista Pasquale Mirra, dalla bassista Rosa Brunello e dal batterista Marco Frattini.
Nel secondo fine settimana saranno di scena venerdì 27 maggio Stefano Battaglia in un piano solo e, a seguire, l’avanguardistico supergruppo Sound Glance formato dalla contrabbassista Silvia Bolognesi, dal clarinettista Marco Colonna, dal pianista Fabrizio Puglisi e dal decano dei batteristi europei, il tedesco Günter «Baby» Sommer, sabato 28 maggio il quartetto del sassofonista ucraino Max Kochetov da tempo residente in Serbia, da dove arrivano gli altri componenti della band, il pianista Andreja Hristic, il contrabbassista Boris Sainovic e il batterista Milos Grbatinic, e – infine – domenica 29 maggio il quintetto del sassofonista, clarinettista e compositore francese Michel Portal, attorniato dal trombonista Nils Wogram, dal batterista Lander Gyselinck, dal contrabbassista Bruno Chevillon e dal pianista Bojan Z, come si fa chiamare il servo Bojan Zulfikarpašić.
«Parafrasando gli “Scritti Corsari” di Pasolini – spiega Ottaviano – ci proponiamo di seguire la sua attitudine a trattare la composizione della società contemporanea con i suoi scontri, le sue angosce, il suo conformismo, ma anche il bello recondito che non trova spazio nel consumo, con una scelta consapevolmente controtendenza che ci ha portato a riunire artisti seguendo l’idea di un linguaggio musicale votato a una valorizzazione degli elementi legati alla storia del vecchio continente e al tempo stesso dotato di quella autenticità apolide che ha saputo catturare ispirazioni da ogni angolo del pianeta, ricreando una propria specificità identitaria in un gioco spazio-temporale».
«Musiche Corsare» prevede, inoltre, un ciclo di conferenze, la prima su «Pasolini e il cinema» curata da Alessandra Spadino in dialogo col giornalista Livio Costarella (21 maggio), la seconda dedicata alla presentazione del libro «Imparate dal Sud» di Lino Patruno (22 maggio), la terza intitolata «Storia e cultura nel fumetto a ritmo di jazz» di Flavio Massarutto, critico musicale del Manifesto e del supplemento Alias (28 maggio).
In programma anche due masterclass, una con Luciano Rossetti, tra i fondatori dell’Associazione Fotografi Italiani di Jazz, con l’esposizione di alcune sue opere durante tutta la durata del festival (20 maggio), l’altra con il pianista Stefano Battaglia sull’arte dell’improvvisazione (26, 27 e 28 maggio).
E, ancora, due incontri curati da Livio Costarella sul cinema di Pasolini con la proiezione di trailer e documentari (20 e 21 maggio) e la visione del corto «Percussioni in Libertà» realizzato da Nicola e Giorgio Amato con il coinvolgimento dello psicologo e psicoterapeuta Antonio Coco, esperto di disagio giovanile, e il batterista Pippo D’Ambrosio (26 maggio).