BARI – La musica come strumento di riscatto e rinascita. È questo il senso del progetto «Percussioni in Libertà» dedicato al popoloso e popolare quartiere di Bari e ai suoi ragazzi. Lo presenta il festival jazz «Musiche Corsare» diretto da Roberto Ottaviano, giovedì 26 maggio (ore 19), al Teatro Forma (l’ingresso è libero). Si tratta di un corto realizzato dai videomaker Nicola e Giorgio Amato ispirato da un lavoro ideato e condotto dallo psicologo e psicoterapeuta Antonio Coco, esperto nel campo della prevenzione del disagio giovanile. L’iniziativa ha visto il coinvolgimento, attorno al batterista e percussionista Pippo D’Ambrosio, di un gruppo di ragazzi del quartiere Libertà all’interno di un laboratorio rivolto a minori e adolescenti.
Tra l’altro, Nicola e Giorgio Amato, come regalo per gli abbonati al festival, realizzeranno anche un video dei momenti salienti di «Musiche Corsare», manifestazione con la quale l’associazione Nel Gioco del Jazz sta portando sul palcoscenico del Forma alcuni tra i più grandi jazzisti della scena europea. E lo sta facendo parafrasando gli «Scritti corsari» di Pier Paolo Pasolini insieme all’idea di società contemporanea profetizzata dal grande intellettuale, del quale quest’anno ricorre il centenario della nascita.
Il festival prevede ancora molti appuntamenti. Da venerdì 27 a domenica 29 maggio è, infatti, in programma il secondo e ultimo weekend di concerti, che si aprirà venerdì 27 maggio (ore 21) con il piano solo di Stefano Battaglia e la performance dell’avanguardistico supergruppo Sound Glance formato dalla contrabbassista Silvia Bolognesi, dal clarinettista Marco Colonna, dal pianista Fabrizio Puglisi e dal decano dei batteristi europei, il tedesco Günter «Baby» Sommer. Sabato 28 maggio (ore 21) sarà di scena il quartetto del sassofonista ucraino Max Kochetov da tempo residente in Serbia, da dove arrivano gli altri componenti della band, il pianista Andreja Hristic, il contrabbassista Boris Sainovic e il batterista Milos Grbatinic. Infine, domenica 29 maggio (ore 21), appuntamento straordinario con il quintetto del sassofonista, clarinettista e compositore francese Michel Portal, attorniato dal trombonista Nils Wogram, dal batterista Lander Gyselinck, dal contrabbassista Bruno Chevillon e dal pianista Bojan Z, come si fa chiamare il servo Bojan Zulfikarpašić. A completare il programma, sabato 28 maggio (ore 12), presentazione del libro «Il jazz dentro. Storia e cultura nel fumetto a ritmo di jazz» di Flavio Massarutto, critico musicale del Manifesto e del supplemento Alias.