PUGLIA – Torna con una nuova edizione di nuove proposte di vacanza Il mare più bello, la Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano che, da oltre vent’anni, offre una panoramica annuale sui comprensori balneari più belli e sostenibili della Penisola, capaci di offrire una vacanza a Cinque Vele. Luoghi incontaminati dove si incrocia un turismo e la gestione del territorio attenti alle esigenze ambientali con un’offerta turistica eccellente.
Nell’estate 2022, nel pieno della ripresa del Paese intento ad uscire dal tunnel della pandemia, si confermano 12 i comprensori turistici pugliesi premiati con le vele di Guida Blu. Le 5 vele sventolano nei comprensori Alto Salento Adriatico formato dai Comuni di Otranto, Melendugno e Vernole; Alto Salento Jonico con i Comuni di Nardò, Gallipoli, Porto Cesareo e Racale e Isole Tremiti. Resta a 4 vele il comprensorio della Costa del Parco Agrario degli Ulivi Secolari che comprende Polignano a Mare, Fasano, Monopoli, Ostuni e Carovigno. Scende da 4 e 3 Vele, invece, il comprensorio Litorale Tarantino Orientale composto da Manduria, Maruggio e Pulsano. Questa decisione nasce dalle azioni portate avanti dagli amministratori di questo territorio che da abbracciare un turismo di qualità ed eco-sostenibile sono voluti passare ad un turismo di massa impattante. Solo qualche anno fa, infatti, la politica locale si adoperava all’istituzione della Riserva Naturale Regionale Orientata “Dune di Campomarino” nell’ottica di tutelare e valorizzare i contesti paesaggistici più importanti del territorio maruggese in un unico strumento di valorizzazione. Con un rocambolesco cambio di tendenza a tutt’oggi si è in procinto di adottare il nuovo Piano Comunale delle Coste, che prevede una drastica riduzione delle spiagge libere in favore di occupazioni private. Sempre meno spiagge libere quindi che da sempre costituiscono la peculiarità di questo territorio costiero, scampato all’abusivismo edilizio degli anni ottanta, ma che oggi viene minacciato dalla volontà di sfruttare a fini economici territori costieri unici che, Legambiente da sempre difende, protegge e cerca di valorizzare.
I dati pugliesi della guida Il mare più bello 2022 sono stati presentati in conferenza stampa, questa mattina a Lecce, da Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia, alla presenza di Gianfranco Lopane, assessore al Turismo Regione Puglia, Stefano Minerva, presidente provincia di Lecce e sindaco di Gallipoli, Maurizio Manna, responsabile parchi e mare di Legambiente Puglia e dei sindaci dei Comuni ricadenti nei comprensori turistici premiati con le “5 vele”.
“L’appuntamento annuale con La Guida Blu e le Vele è un momento fondamentale per guardare la direzione che hanno preso i Comuni verso un mondo sempre più attento all’ambiente e alla sostenibilità anche in ambito turistico. È un riconoscimento per le amministrazioni che hanno saputo valorizzare il nostro mare più bello, accanto a paesaggi incantevoli pregni di storia e cultura che rispondono a un turismo esperienziale fatto di scoperte del territorio. – ha dichiarato Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia -. Questa edizione racconta della sinergia che si è instaurata tra buone amministrazioni locali e quella parte sana dell’imprenditoria del mondo balneare, capace di gestire le spiagge al meglio, con meno cemento e ottime performance ambientali. Le località a Cinque Vele che premiamo oggi rappresentano le migliori buone pratiche amministrative e dimostrano che un nuovo modo di fare turismo è possibile, puntando sull’ambiente e sull’inclusività”.
Utili a comporre la graduatoria dei comprensori balneari e turistici riportati nella guida Il mare più bello 2022, 98 in totale sul territorio nazionale, sono stati i dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche ambientali e sulla qualità dell’ospitalità*, integrati con le valutazioni espresse dai Circoli locali. Il giudizio attribuito a ciascun comprensorio va dalle Cinque Vele assegnate ai migliori fino a Una Vela per i territori che comunque raggiungono la sufficienza dei voti. I parametri sono divisi in due principali categorie: qualità ambientale e qualità dei servizi ricettivi. La scelta degli indicatori e la loro attribuzione a differenti macroaree ha tenuto conto di requisiti chiave, definiti in ambito europeo con il contributo della rete delle ecolabel che seguono i criteri del progetto Life “VISIT”.
I COMPRENSORI A 5 VELE
Nella classifica nazionale dei comprensori a 5 vele, l’Alto Salento Jonico, l’Alto Salento Adriatico e le Isole Tremiti si sono piazzati rispettivamente al 9°, 10° e 17° posto con le seguenti motivazioni:
ALTO SALENTO JONICO (Le)
I Comuni hanno promosso una gestione sostenibile dei rifiuti, la mobilità lenta, politiche di efficientamento energetico e la valorizzazione delle torri costiere. A novembre 2021, inoltre, il Comune di Porto Cesareo e Nardò hanno raggiunto un’importante intesa che ha portato all’ampliamento dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo che si estenderà fino al tratto di mare che bagna il Parco Naturale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Un esempio importante è la presenza a Porto Cesareo dell’EcoCentro Blu, un sito di stoccaggio di rifiuti marini, ad uso esclusivo dei pescatori, attrezzato per il conferimento di rifiuti recuperati accidentalmente durante le battute di pesca professionale. Ma anche la pulizia delle doline di crollo e la chiusura di tutti i varchi carrabili che danno accesso ai luoghi sensibili della Riserva Regionale, in località “Spunnulate” di Torre Castiglione e la ricostruzione di un’antica postazione Aragonese adibita a sede dei cavallari. Importanti interventi di valorizzazione e tutela sono stati effettuati anche nel Parco Regionale di Porto Selvaggio a Nardò in cui dopo l’approvazione del Piano di sostenibilità ambientale, nel maggio 2022, sono stati adottati interventi per la tutela e valorizzazione della biodiversità, tra cui la demolizione di immobili abusivi ricadenti in area demaniale marittima ad elevata sensibilità ambientale. Ma anche la riqualificazione, sempre a Nardò, di Torre Squillace, anche in accordo e collaborazione con Legambiente attraverso il progetto RigeneriAmo la Natura. Rilevante anche il lavoro di tutela ed ingegneria naturalistica promosso dal Comune di Gallipoli per la salvaguardia del sistema dunale, all’interno del Parco Naturale “Isola di S. Andrea e Litorale di Punta Pizzo”, attraverso l’utilizzo di palazzate in castagno come struttura di difesa dall’erosione marina e accumulo del trasporto eolico per il rifacimento dunale.
ALTO SALENTO ADRIATICO (Le)
Vernole, Melendugno e Otranto si confermano anche quest’anno grandi attrattori turistici per le politiche di educazione ambientale e la forte attenzione alla tutela dei beni paesaggistici e culturali del territorio. Contraddistinti da scorci naturalistici e solcati da piste ciclabili ( biciplan come ad Otranto), i tanti chilometri di costa attraversano il Parco Naturale delle Cesine, l’Area Archeologica di Roca fino all’Area Marina Protetta, oggi strumento fondamentale per la tutela della biodiversità. Le varie Amministrazioni hanno attuato un nuovo approccio di rigenerazione della costa in un territorio spesso colpito dall’erosione costiera e dai crolli delle falesie. Importante anche l’aspetto dell’accessibilità delle spiagge, come portato avanti dal Comune di Otranto, con un servizio gratuito “ABIL BEACH” che ha reso la spiaggia accessibile ai disabili con relativo servizio di accoglienza e assistenza. Fondamentale l’azione che sta portando avanti il Comune di Otranto nel sollecitare il Ministero della Transizione Ecologica per la conclusione dell’iter di istituzione dell’Area Marina Protetta di Capo d’Otranto. Uno dei pochi casi in cui sono gli enti pubblici e cittadini a chiedere con forza la realizzazione di una nuova area protetta.
ISOLE TREMITI (Fg)
Riserva marina compresa nel Parco nazionale del Gargano, le Tremiti costituiscono un suggestivo mondo a sé. Tre sono le isole che compongono il piccolo arcipelago: San Domino è la più estesa e verde, San Nicola, che pur essendo la più piccola è quella che ospita l’unico centro abitato vero e proprio e la sede Comunale, infine Capraia è la più rocciosa e selvaggia delle tre ed è completamente disabitata. È possibile fare escursioni, godervi l’isola in bicicletta, vivere il mare e degustare i prodotti locali. È tra i primi comuni ad aver adottato il plastic free.