Capolavori archeologici, vasi antichi e preziosi oggetti d’uso legati al collezionismo rivivono nel Grottone di Palazzo Jatta

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PUGLIA – In un’atmosfera eterea, realizzata nell’ambiente che la famiglia Jattaun tempo utilizzava come deposito, i celebri vasi del Museo raccontano una storia nuova, congiungendosi al fascino di oggetti d’uso dell’Ottocento e del Novecento di proprietà Jatta, riletti attraverso l’osservatorio privilegiato del collezionista, una figura in grado di imporre la sua dimensione sociale anche nel presente.

È questo il filo conduttore della mostra “Collezionauta. Capolavori attraverso il tempo” inaugurata giovedì 28 luglio nel c.d. “Grottone” del palazzo Jatta e fruibile fino al 28 maggio 2023.

 

L’ampio salone definito da arcate e circondato da vani e nicchie, finora mai aperto al pubblico,oltre a garantire un’offerta culturale di qualità sarà destinato poi al potenziamento della fruizione di Palazzo Jattanel solco di valorizzazione integrata.

 

«Il buon esito di questa iniziativa dimostra il valore del lavoro di squadra – commenta il prof. Massimo Osanna, Direttore Generale Musei – Con la regia della Direzione Regionale Musei Puglia e la collaborazione della Palazzo Jatta Benefit hanno infatti operato con grande intesa la Soprintendenza e il Comune di Ruvo, delineando una sinergia virtuosa, in ambito interistituzionale così come nel campo della cooperazione pubblico-privato.Il fatto che il Grottone di Palazzo Jatta sia ora a disposizione della collettività come nuovo spazio di narrazione per i visitatori è un’ottima notizia nell’ottica della diversificazione dell’offerta culturale e della valorizzazione del territorio e delle sue radici».

 

Il percorso espositivo vede al centro i vasi del Museo, partendo dal vaso di Talos, significativamente inserito nella sezione Ruvo nel Mondo, insieme a un corredo funerario rinvenuto nel 1986 e a un dipinto ottocentesco con la ricostruzione ipotetica della Tomba delle Danzatrici, esempio per antonomasia, nell’immaginario collettivo, di bene andato via dalla città. A seguire, la lisca centrale dell’esposizione prevede una sezione “L’emozione della Scoperta”, nella quale troneggiano alcuni tra i pochi vasi di cui si possiedono ancora notizie circa il momento dell’acquisto, seguita dal settore dedicato ai “Vasellini”, come i collezionisti Jatta nell’Ottocento chiamavano i piccoli vasi che erano costretti ad acquistare per potersi aggiudicare anche quelli più grandi e ritenuti più pregiati.

La sezione successiva si intitola “Forme strane” e si riferisce in particolare ai bicchieri a testa di animale (i rhytà) e ai vasi configurati a forma di testa umana, forme predilette da Giovanni Jatta senior, l’iniziatore della raccolta.

Il culmine della mostra si staglia su una parete dorata, sfondo dei crateri (i vasi per mescolare acqua e vino) decorati con la strage dei figli di Niobe e con l’albero dei pomi d’oro sorvegliato dal serpente e custodito dalle graziose Esperidi.Il cuore della esposizione risiede nella congiunzione fra i reperti del Museo e beni ottocenteschi e novecenteschi della famiglia Jatta.

 

“Con questa iniziativa raggiungiamo tre obiettivi – spiega il Direttore Regionale Musei Puglia, dott. Luca Mercuri consentire la fruizione del patrimonio del Museo durante i mesi di necessaria chiusura per lavori, valorizzare le opere con un racconto inedito, diverso da quello abituale dell’allestimento ottocentesco, e, infine, condividere con i visitatori la storia appassionante che sta all’origine del Museo, immersa nel suggestivo mondo del collezionismo di due secoli fa. Questo nuovo ruolo del Grottone da noi fortemente voluto è solo il primo passo nella direzione di un approccio di valorizzazione integrata ai luoghi della cultura».

 

Curatela: Luca Mercuri e Palazzo Jatta Benefit

Direzione Scientifica: Claudia Lucchese

Direzione Lavori e coordinamento della progettazione: Azzurra Sylos Labini

Progetto di Allestimento: COR arquitectos

 

 

La mostra, a ingresso gratuito,sarà aperta dal giovedì alla domenica con i seguenti orari:

giovedì 8:30-13:30

venerdì 8.30-19.00

sabato 14.30-19.30

domenica 8.30-13.30.

In accordo con l’avanzamento del cantiere di restauro nel museo adiacente, gli orari potranno essere ulteriormente ampliati a partire dall’autunno.