Domenica 23 ottobre il Festival Organistico del Salento ospita l’organista Antonio Rizzato al Santuario S. Antonio a Fulgenzio di Lecce

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LECCE – L’ottava edizione del Festival Organistico del Salento omaggia Cesar Franck nei 200 anni della sua nascita. Domenica 23 ottobre, alle 19.30, nel Santuario S. Antonio a Fulgenzio di Lecce, sarà uno dei più apprezzati organisti italiani, Antonio Rizzato, a celebrarlo eseguendo Tre Corali per grande organo, vero e proprio testamento spirituale del noto compositore, organista e docente belga.

L’organo di Sant’Antonio a Fulgenzio a Lecce è un Vincenzo Mascioni del 1935, tra i più rappresentativi esempi degli organi sinfonico-eclettici della provincia di Lecce. Si addice perfettamente alle sonorità della musica romantica francese, in special modo dell’opera organistica di Frank.

 

TRE CORALI PER GRANDE ORGANO

sono l’ultima composizione del musicista belga e furono scritti tra l’inizio di agosto e la fine di settembre del 1890 a Nemours, nei pressi di Parigi, dove il creatore delle Béatitudes era ospite del suo medico e amico, dott. Féréol. Franck non poté eseguirli sul suo organo di Santa Clottide e così furono pubblicati postumi dall’editore Durand a Parigi. I tre pezzi racchiudono il testamento spirituale dell’artista, il quale cercò di assorbire sotto il profilo costruttivo e tematico la lezione della musica bachiana e beethoveniana, specie quella degli ultimi Quartetti.

Il secondo Corale in si minore si divide in due parti legate fra loro da un recitativo drammatico. La prima è composta da diverse variazioni sul ritmo ternario di passacaglia, che si conclude in una coda dalle sonorità dolci e serene; la seconda parte, invece, mostra un lavorio contrappuntistico sul tema del corale che, dopo una esplosione in fortissimo, si spegne tra accordi discendenti e carichi di un penetrante cromatismo.

 

FRANCK

Compositore di musica religiosa e profana, di oratori, poemi sinfonici, sinfonie, sonate, trii e opere teatrali, Franck ha lasciato ovunque il segno di una presenza artistica di alto valore in cui, oltre al personalissimo idioma espressivo, si dispiega la sua natura tra mistica e sensuale, tra cristiana e pagana che riflette in un certo senso quel dualismo estetico e morale che resta il carattere fondamentale della sua arte. Considerato come il caposcuola della musica moderna francese (i suoi poemi sinfonici segnano il distacco dal Romanticismo e un’apertura verso le nuove tendenze dell’Impressionismo), Franck ha esercitato attraverso la scuola d’organo del Conservatorio di Parigi, da lui diretta per 18 anni, una grande influenza educativa e formativa su un numero qualificato di allievi che avrebbero contato molto nel processo di rinnovamento del gusto e della cultura musicale del proprio paese; tra essi vanno ricordati Chausson, Duparc, d’Indy, Vierne, Tournemire, Benoit e Marty. Egli stesso organista di straordinaria bravura (le sue improvvisazioni nella chiesa di Santa Clottide a Parigi, dove nel 1859 inaugurò il nuovo poderoso strumento costruito da Cavaillé-Coll che suonerà fino alla morte, erano attentamente seguite e ascoltate da una folla enorme e suscitarono l’entusiasmo anche di Liszt, che andava spesso a trovarlo nella cantoria), si preoccupò di far conoscere in Francia il patrimonio migliore della tradizione bachiana, di cui scoprì la grandezza durante gli ultimi venti anni della sua vita, e si dedicò con fervore e passione alla composizione della musica per organo, in cui raggiunse spesso una compiutezza di dottrina e di pensiero che gli stessi avversari gli hanno sempre riconosciuto.

 

FESTIVAL ORGANISTICO DEL SALENTO

È organizzato dall’Istituto di Cultura Musicale J.S.Bach di Tricase, con la direzione artistica di Francesco Scarcella, con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Lecce, Arcidiocesi di Lecce, Arcidiocesi di Otranto, Diocesi di Ugento-S.Maria di Leuca, Diocesi di Nardò-Gallipoli, Conservatorio di musica “T. Schipa” di Lecce, d’intesa con la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto e con il sostegno di Caroli Hotels.

Da settembre a dicembre offre oltre trenta appuntamenti per gli appassionati della grande letteratura organistica, ospitando musicisti di chiara fama ma anche giovani organisti di sicuro talento: concerti sia per organo, sia per organo concertante con strumenti e voci, tutti in programma nelle cattedrali, nelle chiese e nelle confraternite del territorio salentino. L’intento del festival, infatti, è di far conoscere e valorizzare il ricco patrimonio di organi storici del Salento.

 

Il Salento è ricchissimo di strumenti storici, ormai quasi del tutto restaurati: si iniziò già dagli anni ’70 con un monitoraggio e un nuovo approccio al restauro filologico che portò ad avere un buon parco organi di eccezionale interesse storico-organologico. Contribuì a questo anche il M° Luigi Celeghin (Briana, 19 agosto 1931 – Roma, 15 dicembre 2012) alla cui memoria quest’anno il FOS è dedicato nel decimo anniversario della scomparsa. Professore di organo e composizione organistica al conservatorio Santa Cecilia di Roma dal 1975 al 2002, Celeghin è stato ispettore onorario del ministero per i beni e le attività culturali per la tutela degli organi antichi dell’intero territorio nazionale. Fu molto operativo in Puglia, propulsore proprio di quella “rinascita” organistica e organaria che rende ricco il Salento oggi.

 

Il Festival Organistico del Salento ha ottenuto il riconoscimento del MINISTERO DELLA CULTURA – DIREZIONE GENERALE SPETTACOLO che lo ha ammesso al FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) per il triennio 2022-2024.