BARI – Si è tenuta questo pomeriggio, a Palazzo di Città, la cerimonia organizzata dall’amministrazione comunale per la donazione del quadro “Murat Avatar”, che il maestro Gennaro Picinni dipinse nel 2013 in occasione del bicentenario della fondazione della Bari nuova utilizzando la tecnica della pittoscultura.
È stato il sindaco Antonio Decaro a scoprire la tela, alla presenza dei familiari del maestro, scomparso lo scorso 31 agosto, dell’assessora alle Culture Ines Pierucci e del giornalista Michele Cristallo.
“Il legame di Gennaro Picinni con la città di Bari è stato forte e artisticamente fecondo – ha detto il sindaco -: dobbiamo al suo talento e all’originalità del suo sguardo la “reinvenzione” di luoghi e simboli della baresità secondo uno stile personalissimo, che ogni barese saprebbe riconoscere. Il maestro, amatissimo nella nostra città, ha saputo farsi apprezzare ben oltre i confini pugliesi (alcuni dei suoi dipinti a tema religioso sono esposti ai Musei Vaticani) proprio per il suo stile e la capacità di fondere tecniche, colori e suggestioni diverse in una cifra del tutto originale che è la sua vera identità artistica.
L’animo sensibile e irruento di questo artista si è riversato pienamente nella sua produzione, nella rivisitazione libera di soggetti tradizionali e in un fare artistico unico, che penso di poter riassumere citando un episodio che molti ricorderanno: in occasione dei Giochi del Mediterraneo, correva il 1997, Picinni condivise l’idea dell’amministrazione comunale di impreziosire l’Arena della Vittoria con interventi d’artista e si occupò di decorare una delle porte dello storico impianto barese… per farlo, con l’aiuto di un suo amico carrozziere, decise di allestire una sorta di laboratorio artistico all’aperto, dove lavorò senza sosta per 20 giorni: ebbene, quell’intervento artistico è l’unico sopravvissuto al tempo e alle intemperie, a riprova di una volontà e di un saper fare assolutamente eccezionali.
Oggi pomeriggio, però, siamo qui per scoprire insieme questa nuova tela che Gennaro Picinni ha voluto donare al Comune di Bari e che rappresenta Gioacchino Murat, padre della Bari nuova, come un personaggio del film Avatar quasi a voler significare – ci suggerisce Michele Cristallo – “il ritorno nella memoria collettiva di Gioacchino Murat, inviato a Bari da suo cognato Napoleone, imperatore, con la missione di farne una grande e bella città“, cosa che in effetti è accaduta.
Ovviamente sarebbe stato bello poter condividere questa cerimonia con il maestro, che ha voluto aggiungere la donazione di quest’opera bellissima a quella dei due medaglioni già esposti in questo Palazzo (un altro ritratto di Murat e un San Nicola), ma così non è stato, e dunque mi permetterete di rivolgere un sentito ringraziamento ai suoi familiari, agli amici e a quanti lo hanno apprezzato e seguito nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera.
Siamo orgogliosi che Palazzo di Città, la casa dei baresi, ospiti tre opere di Picinni e di poterle offrire allo sguardo e all’apprezzamento di quanti, e sono tanti, ogni giorno attraversano queste sale”.