BARI – Settimo appuntamento di MusicAperta con il Quintetto d’archi del Conservatorio «Nino Rota» di Monopoli, martedì 8 novembre, alle ore 20, nella chiesa di San Luca, a Bari (via Appulo Gugliemo, 4). Pasquale Melucci e Fabiana Zeverino ai violini, Flavio Maddonni e Giuseppe Lo Sasso alle viole e Marcello Forte al violoncello eseguono due pagine di raro ascolto di Mozart, i Quintetti per archi K 174 e 516, tra i vertici della produzione cameristica del genio di Salisburgo.
Pur avendo a disposizione il timbro monocromo degli archi, Mozart riesce a usare una scrittura peculiare dello stile classico, che presuppone un ruolo egualitario di ogni strumento, ottenuto però non secondo la totale indipendenza melodica delle voci propria del vecchio stile contrappuntistico, ma secondo un calibrato dialogo degli strumenti, che alternano ciascuno reciprocamente la funzione melodica a quella di accompagnamento, muovendo dall’elaborazione dello stesso materiale tematico.
In questa prospettiva, come spiega molto bene il musicologo Arrigo Quattrocchi, l’organico a cinque strumenti consentiva al compositore una ricchezza di soluzioni sensibilmente maggiore rispetto a quella del quartetto (ad esempio due strumenti «melodici» contro tre di «accompagnamento», o viceversa, nelle più varie combinazioni strumentali). Inoltre, l’uso di un numero maggiore di strumenti si ripercuoteva anche sulla costruzione interna delle composizioni, che risultava più nitida e articolata.
La rassegna MusicAperta si articola in dieci concerti tra Puglia e Molise ed è organizzata dall’Associazione Misurecomposte di Bari con la direzione artistica di Flavio Maddonni, il patrocinio del Comune di Bari e la collaborazione della Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti Volpi di Bari, il Museo Civico di Bari, lo Spazio Arte Petrecca di Isernia, il Conservatorio di Monopoli, la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Bari e il Comune di Macchiagodena.