BARI – La Puglia, terra di grandi jazzisti, ha un nuovo talento sul quale scommettere. Si tratta di Federica Lorusso, ventisette anni, di Bari, pianista, cantante e compositrice da qualche anno residente ad Amsterdam e fresca di debutto discografico con «Outside Introspections», il lavoro licenziato per l’etichetta Abeat. L’artista lo presenta giovedì 24 novembre (ore 21) al Teatro Forma di Bari, per il concerto inaugurale della stagione 2022-2023 «Creatures» programmata da Roberto Ottaviano con l’associazione Nel Gioco del Jazz presieduta da Donato Romito.
Per l’occasione la musicista pugliese sarà accompagnata da Claudio Jr De Rosa (sax tenore), Egidio Gentile (batteria) e Tijs Klaassen (contrabbasso), unico musicista non presente nel disco, nel quale figura al suo posto David Macchione. Un disco che nel titolo fa riferimento al processo emotivo determinato dal trasferimento della bandleader in Olanda, dove in realtà vivono anche i musicisti con i quali ha lavorato all’incisione e alla promozione di «Outside Introspections».
Formatasi a Bari con Vito Di Modugno e Serena Fortebraccio, che l’hanno rispettivamente introdotta al piano e al canto jazz quando aveva diciassette anni, Federica Lorusso si trasferisce in Olanda per studiare piano jazz al Conservatorio Reale dell’Aia e poi, per un master in canto jazz, al Conservatorio di Amsterdam, la città nella quale attualmente risiede. E, infatti, l’album, nove tracce inedite, tutte strumentali, compresi i tre pezzi in cui la voce viene utilizzata senza l’utilizzo di testi, nasce come collaborazione tra l’etichetta olandese ZenneZ Records e Abeat Records, ponendosi come un unicum nel panorama italiano.
Federica Lorusso è non solo una cantante e compositrice jazz di rara eleganza, ma anche dalla vena compositiva fervida e raffinata, in cui si avverte un’ispirazione lirica che arriva diritto al cuore dell’ascoltatore. Tra l’altro, le composizioni dialogano con le splendide foto di Giuseppe De Santis contenute nel booklet del disco, un album moderno non solo nel linguaggio e nello spirito compositivo, ma anche nel concept.
La programmazione della rassegna proseguirà il 29 novembre con il concerto del collaudato trio formato dal frontman degli Avion Travel, Peppe Servillo (voce), da Javier Girotto (sax soprano e baritono) e da Natalio Mangalavite (piano, tastiere e voce), tre personalità artistiche provenienti da cultura musicali diverse, ricche e versatili.
Quindi, il 14 dicembre, sarà la volta dell’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti diretta dal contrabbassista e direttore Paolo Damiani, impegnato con questa formazione, composta da dodici musicisti under 35 con un perfetto equilibrio tra presenza femminili e maschili, a valorizzare alcuni dei migliori nuovi professionisti della scena jazzistica del Paese.
Il 2023 si aprirà il 31 gennaio con il progetto «This Woman’s Work» della cantante Maria Pia De Vito che, con Mirco Rubegni (tromba), Giacomo Ancillotto (chitarra ed elettronica), Matteo Bortone (basso elettrico) ed Evita Polidoro (batteria), propone brani di propria composizione accanto a creazioni collettive e riletture di brani di varia provenienza, dal jazz di Tony Williams e Ornette Coleman, al cantautorato di Elvis Costello al pop di Kate Bush.
Quindi, il 26 febbraio Roberto Ottaviano porterà sul palco del Forma, in varie formazioni, alcuni più giovani talenti del jazz pugliese con il progetto New Aeutopia Lab, preludio all’evento della stagione con il piano solo del grande Omar Sosa, atteso il 14 marzo con una nuova produzione.
La programmazione si concluderà con la seconda edizione del Festival Musiche Corsare, quattro giornate con il grande jazz (dal 20 al 23 aprile) al via con l’omaggio di Fabio Accardi ai grandi batteristi-compositori. Di scena anche il progetto Disorder at the Border di Tobias Delius (sax), Daniele D’Agaro (sax e clarinetto), Giovanni Maier (contrabbasso) e Zlatko Kaucic (batteria) e il Wayne Horvitz Quartet, ospite il contrabbassista Brad Jones, il Mat Trio, i Dark Dry Tears, ospite il batterista Jim Black, il duo composto dal trombonista Samuel Blaser e dal chitarrista Marc Ducret, il cantante Boris Savoldelli, il pianista Dave Burrell e la big band What Love capitanata da Roberto Ottaviano.