LECCE – “Tosca” di Giacomo Puccini, uno dei titoli più amati dal pubblico per la sua aurea drammatica e le indimenticabili melodie, è la terza opera in cartellone per la 47^ edizione della Stagione Lirica di tradizione della Provincia di Lecce, realizzata grazie ai finanziamenti di Regione Puglia e Ministero della Cultura, e con la collaborazione del Comune di Lecce e del Teatro Pubblico Pugliese.
A presentarla oggi, a Palazzo Adorno a Lecce, Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce, Paola Povero, consigliera provinciale con delega alla Cultura, Roberto Serra, dirigente del Servizio Governance strategica, Giandomenico Vaccari e Maurilio Manca, direttori artistici della 47^ Stagione lirica di tradizione della Provincia di Lecce, il direttore artistico del teatro Politeama Sonia Greco e il cast dell’opera.
Tre le recite previste in cartellone al Teatro Politeama Greco di Lecce: il 23 (ore 20.45), il 25 (ore 18.00) e il 28 dicembre (ore 20.45).
Inoltre, grande partecipazione al progetto “Studenti all’Opera”, con due matinées al teatro Politeama, definite “prove didattiche”, del capolavoro pucciniano dedicate alle scuole: domani, sabato 17 dicembre, ore 10.30, saranno 620 gli spettatori, tra studenti e docenti, delle scuole: Liceo Statale G. Comi di Tricase; Liceo Scientifico Statale Cosimo De Giorgi di Lecce; Liceo Classico e Musicale Giuseppe Palmieri di Lecce; Liceo Scientifico Linguistico Giulio Cesare Vanini di Casarano; Liceo Classico Pietro Colonna di Galatina, Liceo Musicale E. Giannelli di Parabita.
Lunedì 19 dicembre, ore 10.30, in platea 500, tra studenti e docenti accompagnatori delle scuole: Liceo Artistico e Coreutico Ciardo Pellegrino di Lecce; Liceo Coreutico E. Giannelli di Parabita; Istituto Galilei Costa Scarambone di Lecce; Liceo Scientifico Banzi Bazoli di Lecce; Liceo Scientifico L. Da Vinci di Maglie; Istituto Scientifico Salvatore Trinchese di Martano; Istituto Comprensivo Peppino Impastato di Veglie.
Il presidente della Provincia Stefano Minerva ha esordito in conferenza stampa: “Un’opera tra le più belle e importanti della storia mondiale, che abbiamo voluto per riportare in questo territorio la bellezza dell’arte a disposizione di tutti. E’ stato un percorso virtuoso e tortuoso allo stesso tempo, reso possibile dalla piattaforma programmatica con Regione, Comune e Teatro pubblico pugliese, e col Ministero della Cultura che ha riconosciuto il ruolo della Provincia, a dimostrazione che, al netto delle competenze, bastano idee, lungimiranza e impegno. Sono orgoglioso della risposta del pubblico, buona Tosca a tutta la provincia di Lecce”.
La consigliera delegata alla Cultura Paola Povero ha dichiarato: “Mi ha favorevolmente sorpreso l’attenzione dei giovani per questa opera lirica, la testimonianza è quella avuta da mio figlio, che mi ha chiesto di andarla a vedere insieme. Tosca lancia dei messaggi bellissimi. Siamo orgogliosi per il lavoro sin qui svolto, ma soprattutto per la crescita culturale e la richiesta che c’è da parte del territorio in tutti i campi che riguardano la cultura. Sono convinta che di questa Tosca se ne parlerà per parecchio tempo”.
Il direttore artistico della 47^ Stagione Lirica della Provincia Giandomenico Vaccari ha detto: “E’ importante che i giovani ascoltino e vedano quest’opera, per assorbirne il significato di cosa significhi essere donne e uomini liberi. Elementi centrali dell’opera sono la mancanza di libertà e la repressione costante in cui tutti i personaggi agiscono e vivono. Ed è proprio quello della libertà il primo insegnamento da far passare alle giovani generazioni. Tosca è anche un’opera feroce, cattivissima, in cui tutti e tre i protagonisti perdono la vita, come in un dramma shakespeariano. Ma soprattutto è un’opera gigantesca, perché Tosca aprì la porta del Novecento, il melodramma del secolo scorso non sarebbe stato lo stesso senza quest’opera. Un’opera diversa nel grande panorama pucciniano, un’opera senza alcuna speranza, in cui anche l’amore, come ogni altro sentimento, porta solo ad un esito: la perdizione”.
L’opera, scritta da Puccini a cavallo di due secoli fu rappresentata per la prima volta il 14 gennaio del 1900 a Roma. Il soggetto del libretto, confezionato da Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, è tratto dall’omonima tragedia di Victorien Sardou, il cui successo era indissolubilmente legato alla leggendaria interpretazione di Sarah Bernhardt.
Il dramma, in tre atti, è ambientato nella Roma papalina, percorsa e scossa dalle armate napoleoniche e dalla restaurazione borbonica che ne seguì. In quest’ambiente politico si consuma la storia della cantante Floria Tosca e del suo amato, Mario Cavaradossi, impegnato a dipingere un affresco nella Chiesa romana di Santa Maria degli Angeli quando compare Cesare Angelotti, console della repubblica romana, a segnare drammaticamente la vita dei due amanti. L’incontro fortuito accende lo spirito patriottico del giovane pittore che, senza indugi, si offre di ospitare nella propria villa il fuggitivo e di salvarlo dal barone Scarpia, capo della polizia borbonica che, accecato di passione per Tosca, tenta con l’inganno e il ricatto di fare sua. Con abile mossa, Tosca, riesce a liberarsi dalla stretta colpendo a morte il persecutore, ma il suo gesto coraggioso non riuscirà a salvare l’amato Mario, che all’alba del giorno seguente verrà fucilato. Tosca, sconvolta dal dolore, si getta nel vuoto dalle mura del Castello di Sant’Angelo.
L’allestimento di Tosca è frutto di una coproduzione fra il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, la Stagione Lirica di Tradizione della Provincia di Lecce e la Fondazione Rete Lirica delle Marche.
La parte artistica è stata presentata dall’altro direttore della Stagione lirica Maurilio Manca.
Renata Scotto, mito dell’opera italiana, firma la regia dell’opera, ripresa a Lecce dal regista Giandomenico Vaccari, mentre la direzione d’orchestra è affidata a Gianna Fratta, per la recita del 23 dicembre, e al direttore salentino Eliseo Castrignanò, per le recite del 25 e del 28 dicembre. Si aggiungono le scene di Michele Olcese e i costumi di Artemio Cabassi.
Tosca, l’eroina pucciniana, sarà interpretata dal giovane soprano Clarissa Costanzo, reduce dal debutto nel ruolo di Tosca al Teatro Chiabrera di Savona. Vincitrice di diversi concorsi internazionali, con all’attivo debutti in Italia e all’estero in qualità di protagonista, Clarissa Costanzo è, al momento, una delle migliori interpreti del repertorio di Puccini.
Il ruolo di Cavaradossi sarà interpretato da Dario Di Vietri, giovane tenore in ascesa di origine pugliese, presente sui più importanti palcoscenici lirici internazionali. Di recente, è stato Radames in Aida al Teatro Petruzzelli di Bari, all’Opera di Novi Sad e all’Opera del Cairo, Calaf in Turandot all’Opera di Chisinau, Riccardo in Un ballo in maschera all’Opera Nazionale di Tirana e Cavaradossi al Teatro Bellini di Catania, con la regia di Renzo Giacchieri e la direzione di Luigi Piovano.
Il baritono coreano Leo An interpreterà il “cattivo” Scarpia. Protagonista attesissimo, Leo An torna sul palcoscenico leccese dopo l’apprezzato Rigoletto del 2019 di Opera in Puglia. Con oltre 50 spettacoli, Leo An è ben noto nel panorama lirico per il successo personale che ottiene ogni volta che calca i palcoscenici internazionali. Il cast include ancora: il bass-bariton Domenico Colaianni (Il Sagrestano), già noto e acclamato in questo ruolo al Teatro alla Scala, all’Opera di Roma, al Teatro Petruzzelli di Bari, al Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e, di recente, come Don Bartolo nel Barbiere rossiniano che ha inaugurato la 47ma Stagione Lirica della Provincia di Lecce; il basso Andrea Tabili nel ruolo di Cesare Angelotti, giovane talento dotato di potenza vocale e pienezza espressiva; il tenore Francesco Tuppo, ad impersonare Spoletta, ruolo già interpretato al Teatro Mario Del Monaco di Treviso; Gangsoon Kim (Sciarrone), baritono coreano allievo di Bruna Baglioni e già reduce da brillanti successi in ruoli che vanno da Verdi al Verismo di Cavalleria Rusticana; Giorgio Schipa (un carceriere).
Sul podio a dirigere l’Orchestra Filarmonica di Lecce e il Coro Opera in Puglia, preparato come sempre da Emanuela Aymone, la bacchetta pugliese di Gianna Fratta. Pianista e direttrice d’orchestra, vincitrice di concorsi nazionali e internazionali, Gianna Fratta è direttrice artistica dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, unica donna a cui è stata affidata la direzione artistica fra le ICO nazionali. Il 18 dicembre 2016 Gianna Fratta ha diretto in Eurovisione il Concerto di Natale al Senato.
Il Maestro Eliseo Castrignanò, in qualità di direttore ospite ha diretto, tra le altre, la ICO Tito Schipa di Lecce, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Orchestra della Provincia di Bari, l’Orchestra della Magna Grecia di Taranto. Annovera fra i titoli operistici diretti, Aida (Orchestra dell’Opera di Cluj), Pagliacci (Orchestra del Teatro di Kiev), Cavalleria Rusticana, nell’ambito della Stagione Lirica di Tradizione 2011 della Provincia di Lecce, Il barbiere di Siviglia, Madama Butterfly nell’ambito della Stagione lirica 2017 di Lecce, oltre a diversi concerti lirici e numerosi programmi sinfonici che spaziano dal repertorio classico al contemporaneo. Il Coro di voci bianche del “Coro Lirico di Lecce” è istruito da Vincenza Baglivo.
Per il ciclo di conferenze “Ouverture”, realizzate in collaborazione con l’Associazione Amici della Lirica “Tito Schipa” e l’Associazione Politeama Greco, lunedì 19 dicembre, alle ore 18, nel foyer del Teatro Politeama Greco di Lecce, il giornalista e critico musicale Eraldo Martucci presenterà l’opera di Giacomo Puccini, Tosca. All’incontro, aperto al pubblico, saranno presenti in sala il regista e gli artisti principali.